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raspberry protezione

[Problema] Protezione Raspberry
#1
Buongiorno a tutti.

Abbiamo un'applicazione industriale che si appoggia su Raspberry, in questo caso la versione Pi3 model B.

I raspberry sono alimentati da trasformatori Meanwell 5v-230 e sono sotto un magnetotermico in un quadro.
Ocasionalmente succede che l'impianto elettrico cui sono attaccati abbia degli sbalzi di tensione, o possa andare in black out.

In questi casi succede quasi sempre che il nostro sistema smetta di funzionare. La cosa più probabile è che la SD si "smagnetizzi" perché semplicemente sostituendola tutto riparte, e la vecchia SD, una volta formattata torna a funzionare normalmente.
In qualche altra rara occasione invece salta il condensatore della Rasp subito dopo il plug di alimentazione, oppure per esempio salta il blocco ethernet/USB, in questo caso chiaramente dobbiamo sostituire tutto.

C'è un modo per proteggere la raspberry da queste situazioni? Avete avuto situazioni simili?

Grazie
Risposta
#2
essendo un "industriale" anche io farei fatica a fidarmi di un raspberry quando hai necessità di affidabilità (proprio perchè industriale e non casalingo).

in ogni caso puoi ovviare con un UPS a 5v che tenga il carico il necessario per far ristabilire le condizioni idonee di alimentazione elettrica.

curioso il concetto di smagnetizzazione.
facciamo un distinguo:
- se avessi uno sbalzo di corrente in alto butteresti il raspberry (vedi condensatore che ti obbliga poi a cambiare tutto)
- se lo avessi in basso si riavvierebbe con la conseguente potenziale perdita di dati della sd (perlomeno sui file su cui stava lavorando)

considerando l'ultimo punto è probabile che il programma che era in funzione al momento del reboot crei "residui" di file sulla scheda che non riesce il sistema a ripristinare e quindi non ti parte (il programma, non il sistema operativo)

ciò sarebbe suffragato da:
- la sd non è bruciata (e lo confermi)
- il sistema operativo sarebbe ancora funzionante ma il programma NO

confermi? che filesystem usi?



Coltiva linux, che windows si pianta da solo! (cit.)
Risposta
#3
(02/10/2017, 09:27)Painbrain Ha scritto: essendo un "industriale" anche io farei fatica a fidarmi di un raspberry quando hai necessità di affidabilità (proprio perchè industriale e non casalingo).

in ogni caso puoi ovviare con un UPS a 5v che tenga il carico il necessario per far ristabilire le condizioni idonee di alimentazione elettrica.

curioso il concetto di smagnetizzazione.
facciamo un distinguo:
- se avessi uno sbalzo di corrente in alto butteresti il raspberry (vedi condensatore che ti obbliga poi a cambiare tutto)
- se lo avessi in basso si riavvierebbe con la conseguente potenziale perdita di dati della sd (perlomeno sui file su cui stava lavorando)

considerando l'ultimo punto è probabile che il programma che era in funzione al momento del reboot crei "residui" di file sulla scheda che non riesce il sistema a ripristinare e quindi non ti parte (il programma, non il sistema operativo)

ciò sarebbe suffragato da:
- la sd non è bruciata (e lo confermi)
- il sistema operativo sarebbe ancora funzionante ma il programma NO

confermi? che filesystem usi?

Ciao grazie per la risposta.

In effetti la smagnetizzazione avviene quando ci sono sbalzi verso il basso. In realtà non è solo il programma che non riparte, ma per esempio, non riusciamo nemmeno ad entrare in SSH ma, ad esempio, riusciamo a pingare il dispositivo quindi forse il sistema operativo ha qualche pezzo che non va. Qualche volta se localmente riavviamo il tutto, riparte, qualche volta no... In effetti è complicato stabilire un criterio, non succede mai la stessa cosa per cui è difficile prendere precauzioni.

Noi usiamo schede SD Kngston classe10 con Rasbian Jessie su una partizione FAT32
Risposta
#4
I due punti deboli di RaspberryPi, sono proprio quelli: SD e alimentazione.
Per gli usi industriali, sarebbe preferibile usare l'apposito compute module, ma comprendo benissimo che per piccoli numeri è più comodo usare un RaspberryPi comune.
Per rafforzare i punti deboli, la prima cosa è utilizzare una SD "industrial" (tipo quelle di SanDisk), sono molto più care, ma estremamente affidabili e praticamente eterne.
La "smagnetizzazione" lamentata non sarà altro che corruzione della SD.
La seconda è curare la parte di alimentazione, se possibile con piccoli UPS e filtri / stabilizzatori.
Risposta
  


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