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connessioni stato delle verificare

Verificare stato delle connessioni
#41
Era publicizzato per 2A di corrente a 5V, contrariamente a prodotti uguali che dichiaravano 1A. Proprio per questo avevo suggerito di fare dei test con carichi superiori, tipo RPi3/4. Per terminare il progettino servirà un po di tempo, visto che i tempi di spedizione dalla Cina in Italia sono lunghi: molti dei componenti li ho acquistati in Cina. Il ciclo di carica/scarica delle LiPo è più complesso delle batterie di altro tipo: i caricabatterie sono più complessi, in particolare modo se devono caricare batterie in serie, e in fase di scarica la tensione non deve scendere al di sotto di un certo valore pena l'inutilizzo della batteria. In tutto questo è tassativo rispettare le correnti di carica/scarica max ammesse onde evitare la possibile produzione di gas interni con possibilità di esplosione.
Risposta
#42
(11/12/2019, 16:43)ippogrifo Ha scritto:  In tutto questo è tassativo rispettare le correnti di carica/scarica max ammesse onde evitare la  possibile produzione di gas interni con possibilità di esplosione.

E riuscirai a gestire il tutto con un semplice integrato? non sarebbe più semplice ricorrere alle vecchie batterie Ni-Mh? ( domanda retorica, sicuramente ci saranno delle valide ragioni, mi incuriosisce sapere quali)
Risposta
#43
No, la rivelevazione della tensione/corrente di scarica è compito dell'INA219 che dialoga con il raspberry tramite bus I2c. Quando viene raggiunta la tensione minima (intorno ai 3V) il raspberry provvederà ad eseguire lo shutdown e con i circuiti aggiunti a scollegarsi dall'UPS (il raspberry anche in fase di shutdown assorbe da un minimo di 100 mA a circ 450 mA, dipende da come è stato settato per eseguire lo shutdown). Per la ricarica, gli IC utilizzati per realizzare quesri mini-ups si fermano a 4,2V che rappresenta la max tensione di carica avvenuta. Si trovano on line (un paio di euro) anche circuitini appositamente realizzati per connettersi alle LiPo garantendone la corretta carica/scarica. Un esempio è la batteria da 3,7V 3800mA del primo mini-UPS da te acquistato (e poi restituito) sulla cui sommità, vicino ai cavi rosso/nero, si poteva intravedere l'elettronica di controllo.
Risposta
#44
Bene Attendo fiducioso gli sviluppi. Smile
Risposta
#45
Tieni presente che per alcuni componenti la data di consegna è tra fine gennaio e inizio febbraio dell'anno prossimo. Nel frattempo dai un'occhiata a questo link, molto interessante: https://www.amazon.it/dp/B07Z3VLHTH
Risposta
#46
Vero, interessante. Ora debbo fare un po' mente locale per scegliere tra il buono subito e l'ottimo dopo, tenendo conto che debbo assentarmi e vorrei avere il tutto funzionante in modo affidabile. Ma quali sono i componenti che richiedono tempi così lunghi per la consegna?

Sto andando nel pallone. Riguardo l'ups di amazon, ella descrizione c'è sto che la massima corrente erogabile a 5 V è di 1A. Dove hai letto che, invece, è di 2A?
Risposta
#47
Questa è l'ultima riga della descrizione del mini UPS:
"Esperienza facilitata con la porta USB a dc 5v 2.0a, e semplice interruttore per selezionare l'interfaccia a dc 9v/12V 2.5a; interfaccia poe unica di 15v/24V 1a"
Principalmente sono in attesa di Mosfet (diversi tipi) di potenza a canale P, il cui stato di conduzione può essere controllato con tensioni basse (da 2 V a 5V) e la cui resistenza, quando in conduzione, è di poche decine di milliohms (per garantire una bassa caduta di tensione tra Drain e Source: l'ideale sarebbe 0 ohm). Il problema che si può riscontrare nella maggior parte di questi piccoli UPS è che al ritorno della corrente (ovvero della 5V DC), il raspberry, se portato in shutdown, non riparte; è quindi necessario scollegarlo momentaneamente dalla 5V, oppure "utilizzare" il segnale di reset (una piazzola sul circuito stampato del raspberry, senza alcun pin saldato, presente dalla versione 2 alla 4) portandolo momentaneamente a massa. Sto, quindi, provando entrambe le soluzioni affinchè si possano adattare a diversi impieghi/ups. Ad esempio ho ancora il mini-ups, acquistato tempo fa, che alimenta l' RPi4: se questo viene portato in shutdown prima che la batteria sia scarica e poi si spenga l'ups, l'unico modo di riattivarlo, al ritorno della 5V, è quello di agire sull'interruttore ON/OFF presente sull'ups. Questa funzione può essere realizzata elettronicamente utilizando un po di componenti ed un Mosfet di potenza proprio come interruttore.
Risposta
#48
Risolto il mistero della corrente erogata dal mini-ups. Ci riferiamo a due articoli ( o solo descrizione?) diversi.
io  ho acquistato questo:
https://www.amazon.it/gp/product/B07XRFL...UTF8&psc=1
tu ti riferisci a questo:
https://www.amazon.it/dp/B07TBKVLKX/ref=...WBBDP?th=1
Il prezzo e la capacità della batteria identici mi fa supporre che uno esageri o l'altro sia modesto. Più probabile la prima ma dovrei verificare collegando il tester in serie all'alimentazione del raspberry e aumentare gradualmente l'assorbimento. Operazione delicata. d'altra parte il raspy zero va senza problemi con questo ups. Vedrò con calma su qualche Amazon estero se trovo il testo originale. Spesso, come sai, le traduzioni sono approssimative.
Per quanto riguarda la strada che stai seguendo per autocostruire l'ups i dettagli tecnici sono al di fuori della mia portata. Semplicisticamente, far rilevare al raspberry la condizione di batteria in via di esaurimento, provocarne lo spegnimento e, al ritorno della piena carica, pilotare un timer che resetti l'alimentazione per qualche secondo, oltre che inelegante, ti sembra anche inefficiente?
Risposta
#49
Non serve aspettare la piena carica della batteria per alimentare il raspberry: è sufficiente che l'alimentatore/caricabatteria sia in grado di alimentare il raspberri e contemporaneamente caricare la batteria. Ad esempio ipotizziamo che un Pi4 assorba 900 mA e che la batteria dell'UPS necessiti di una corrente di carica di 1A (ricaricare la batteria in 3-4 h); l'alimentatore deve essere in grado di erogare min. 2A alla tensione di targa. Non vi è un solo modo per risolvere un problema: l'uso di un timer che faccia quello che dici va benisssimo e non è, ne inefficiente ne inelegante.
Risposta
  


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