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movimento di sensore recupero pir?

Recupero sensore di movimento (PIR?)
#1
Photo 
Ho un vecchio antifurto andato definitivamente ed è del 2002/2003. Ne comprerò uno nuovo.

Secondo voi un sensore - coi fili - di movimento (o volumetrico o
pir ... non so cosa sia nè come come chiamarlo, ma che ha la "pallina"
classica dei pir davanti) lo posso recuperare per scopi ludici?

Tipo, nello specifico, collegarlo al Raspberry e fare un piccolo
rilevatore di movimento standalone?


Allego FOTO
   
Risposta
#2
Dalle foto sembrerebbe un Pir a cui manca il relè (o sono io che non riesco ad individuarlo) per l'uscita che garantisce la separazione galvanica. Prima di collegarlo al RPi, quindi, verificane la funzionalità e la tipologia dell'uscita ("open collector", fotoaccoppiatore o livello TTL). Una volta accertata la funzionalità e la tipologia dell'uscita potrai collegarlo al raspberry. Ovvianmente se il sensore ha necessità di una alimentazione superiore ai 5V, potresti provvedere con uno switching step-up converter; tieni presenti che i segnali di input del GPIO non possono andare oltre i 3,3V.
Risposta
#3
(23/04/2020, 20:01)ippogrifo Ha scritto: Dalle foto sembrerebbe un Pir a cui manca il relè (o sono io che non riesco ad individuarlo)  per l'uscita che garantisce la separazione galvanica.

Se per individuarlo ti servono altre foto posso fartele.


(23/04/2020, 20:01)ippogrifo Ha scritto: Prima di collegarlo al RPi, quindi,  verificane la funzionalità e la tipologia dell'uscita ("open collector", fotoaccoppiatore o livello TTL). Una volta accertata la funzionalità e la tipologia dell'uscita

Come posso verificare tutte queste cose? Come si procede? (ho anche cercato su gooogle la sigla "RIR5-C" ma non trovo nulla...


(23/04/2020, 20:01)ippogrifo Ha scritto: Ovvianmente se il sensore ha necessità di una alimentazione superiore ai 5V, potresti provvedere con  uno switching  step-up converter; tieni presenti che i segnali di input del GPIO non possono andare oltre i 3,3V.
Anche qui si va sul complicato per un utente principiante come me.


Aggiungo che avrei anche altri sensori da poter recuperare, tipo quelli magnetici wireless delle persiane e quelli - non so come si chiamano - a cilindro che sta alla porta-finestra e al portone... Ma viste le complessità mi sto demoralizzando...
Risposta
#4
I sensori cilindrici molto probabilmente sono dei reed-relay e sono composti da due parti: un magnete permanente (installato, ad esempio sulla porta) ed in corrispondenza, sul telaio, l'ampollina con i contatti. A porta chiusa Il magnete attrae i contatti nell'ampollina facendo si che il circuito sia chiuso; quando aperta si aprono i contatti nell'ampollina e quindi il circuito.

Riutilizzare i sensori è molto più facile di quello che sembra; sarà necessario però un tester digitale, anche di pochi euro. Alcuni suggerimenti per l'eventuale riutilizzo:
1) Individuare la tensione con cui vengono alimentati i sensori: vedi nell'interno della centralina se vi sono stampigliate indicazioni in merito. Se la sezione di alimentazione è funzionante, prova ad accendere la centralina stessa (anche senza alcun sensore collegato), misura con il tester (in VDC) la tensione sulla morsettiera in corrispondenza dei cavetti rosso/nero. In linea di massima dovrebbe essere tra i 12 e 24VDC (i cavetti rosso e nero sul sensore suggeriscono questo).
2) Determinare la tipologia di uscita. Questo è leggermente più complesso:
- prova con il tester, in portata ohms, se esiste continuità tra i due morsetti di uscita (valori bassi di resistenza);
- dalla morsettiera, segui le due tracce sul circuito stampato per vedere dove terminano e quali componenti sono interessati (anche utilizzando il tester, portata ohms); determinare che integrati sono può semplificare molto la ricerca.
- alimenta il sensore e misura con il teter, portata in Volt, prima in AC e poi in DC la presenza (e valore) di una possibile tensione.

Per quanto riguarda l'alimentazione dei sensori partendo da una tensione di 5V, possono essere utilizzati dei piccoli convertitori DC-DC del tipo step-up (ovvero alzano la tensione di ingresso sino al valre desiderato, settandola tramite un piccolo trimmer) da pochissimi euro (on line ne trovi a "carrettate").

Vi sono sensori che possono utilizzare altre tipologie di segnali per l'uscita, ma non sono interfacciabili con i GPIO del RPi.
Risposta
  


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