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ddr4l pi4 ram da gb raspberry 8

Raspberry Pi4 da 8 GB Ram DDR4L
#1
A quasi un anno dal lancio della Pi4 (e circa 3 milioni di unità vendute, di cui 3 a me ? )  è stata rilasciata una nuova versione con 8GB di RAM, che si affianca ai modelli con 1, 2 e 4 GB. 

Nello specifico, il nuovo modulo da 8GB è di tipo LPDDR4, prodotto da Micron. 

La scheda madre ha subìto un piccolo cambio a livello di componenti, 
spostando lo switch dell’alimentazione vicino alla porta USB, 
cosa che sicuramente avrà delle ripercussioni sulla compatibilità dei vari case in vendita (praticamente non saranno compatibili quelli per i modelli da 1, 2 e 4GB). 

Il costo della nuova macchina, sui siti ufficiali presenti qui, è di 83.90 Euro più spese di invio, 
al momento l’inventario è abbastanza pieno.

Ma non finisce qui. Il team ha rilasciato anche un nuovo aggiornamento per il sistema operativo Raspberry, che da oggi non si chiamerà più Raspbian ma Raspberry PI OS. 

Tra le novità, da segnalare l’aggiunta di BookShelf, una sorta di catalogo dove potrete trovare in formati digitale tutte le riviste (libri, tutorial etc) rilasciate e visibili online, usando il browser Chromium. 
È stato inoltre aggiunto un Magnifier, uno strumento che permette di ingrandire porzioni di schermo, una lente di ingrandimento insomma. 

Per aggiornare a PI OS, vi basterà eseguire un sudo apt update ed un sudo apt full-upgrade.

Dulcis in fundus, è finalmente disponibile una beta a 64 bit di Raspbian Raspberry Pi OS! Per i più smanettoni, un sistema a 64bit permetterà di poter usare più di 3GB di RAM in un singolo processo e nessuna paura, il sistema avrà lo stesso set di applicazioni, ma già compilate per 64bit usando l’esistente port di Debian arm64. 

Trovate più informazioni sulla beta su questo post.

https://www.raspberrypi.org/forums/viewt...0#p1668160
Risposta
#2
Acuistato da melopero, e ne hanno ancora molte unità (circa 90 euro comprensive di spese di spedizione)
Risposta
#3
Io preso a 97,98€ comprensivo però di alimentatore originale + case originale e spese di spedizione.

Preso con codice sconto melopero qui del forum altrimenti veniva sui 104 euro

   
Risposta
#4
Avevo già alimentatore, e per il case aspetterò sino a che ne producano qualcuno anche come dissipatore integrale passivo. In effetti ho dimenticato lo sconto. Le potenzialità?
Risposta
#5
in ambito server 8gb credo facciano bene il loro lavoro, soprattutto quando si usa gestire più domini su stesso hosting, o per usarlo in ambito desktop con piu app aperte, e in geenrale con tutte le applicazioni che richiedono calcoli computazionali in generale.

al di fuori di cio un 4gb sta alla pari.

ho personalmente testato la beta a 64 bit del os su un pi4 4gb e monta kernel 5.x quindi un bun punto di partenza, è una beta e ho riscontrato notevoli bug. attenzione a usarlo per produzione.
Risposta
#6
Il mio interesse è rivolto verso OpenOffice dove potrebbero essere aperte (e rapidamente rispondenti) diverse applicazioni, tra cui il foglio elettronico.
Risposta
#7
Slave a tutti, io credo che la Raspberry Pi Foundation stia (con il modello Pi 4) approfittandosi della sua clientela, accusa pesante, ma ho le mie ragioni quali:
1) Dividendo in tre tipologie il prodotto, ognuna con un suo prezzo in ascesa.
2) Non sta aggiornando con tecnologie moderne, sta aumentando i numeri.
3) L'azienda sta speculando non in qualità ma in profitti.
L'intero progetto era nato per portare la scheda in tutte le case, puntando su tecnologie moderne a basso costo, a mio parere hanno eluso il loro obbiettivo.
Consiglio ormai di puntare sulla versione Pi 4 con RAM da 8 Gb, io mi sarei aspettato una versione della scheda nel 2021 che puntasse non alla potenza, ma ad una componentistica di ultima generazione, sia ben chiaro, se la potenza aumenta è di fatto un bene, spero in un incremento complessivo e non parziale dai costi contenuti prefissati dalla casa madre.
Il sistema operativo, parte dolente, il problema credo non sia insito nel nome, tutti i repository non sono aggiornati, problemi di compatibilità con i propri software in armhf, non sono disponibili i giganti del FOSS, mentre installando Ubuntu per ARM troverete tutto ed aggiornato, molti servizi erano concepibili 5 anni fà, oggi sono "un più" o addirittura superflui, ultimo ma non meno importante la GUI, aumentano il numero di wallpaper invece dovrebbero puntare (come Debian, Ubuntu ed Android) ad un interfaccia grafica User-Friendly, evitando inutili effetti grafici, questo possibile aggiornando i driver.
Lavorando con questo OS, chiedo gentilmente alla casa madre: aggiornatelo!.
Risposta
#8
Thumbs Up 
Ecco Sua Maestà Pi4 8Gb Ram


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Risposta
#9
Il raspberry è nato fondamentalmente per scopi didattici e, quindi, per essere alla portata di tutte le strutture; per tale scopo il costo di vendita è stato volutamente tenuto il più basso possibile. Questo implica l'utilizzo di materiali non all'ultimissimo "grido". Il fatto che poi sia entrato in milioni di case è un effetto secondario, proprio per il basso costo e la facilità di utilizzo/programmazione (non ne è mai stata avvallata l'utilizzo a livello commerciale/industriale; solo successivamente è stata commercializzata una versione "industriale" ad un costo di molto superiore alla versione base). L'obiettivo anche oggi è stato mantenuto dall'organizzazione: la versione del Pi4 con 2 GB di RAM ha un costo di 35 dollari, ovvero uguale a quello del primo RPi di alcuni anni addietro.
Per quanto riguarda le attuali versioni con capacità di RAM superiore hai la possibilità di scegliere se acquistarle o meno, o addirittura acquistare qualcosa d'altro (qualche anno fà, insieme ad alcuni RPi2b+, acquistai altri moduli con costo leggermente superiore ma con caratteristiche superiori: interfaccia Sata2, Ethernet GB, ecc.).
In definitiva ognuno di noi è libero di scegliere liberamente cosa acquistare, a prescindere se l'HW e/o il SW è aggiornato od essere all'ultimo "grido".

Tiger, speravo di riceverlo oggi ma sembra che dovrò ancora aspettare.
Risposta
#10
[quote="Stefano Paradisi" pid='26746' dateline='1590749703']


Stefano, credo tu sia completamente fuori strada.
Raspberry Pi non ha clienti, ha utenti. Non è una multinazionale dell'elettronica ma una fondazione benefica inglese, non a scopo di lucro. LA sua missione è creare un pc a basso costo e diffondere l'insegnamento e l'apprendimento della cultura informatica. Raspberry Pi non ha nessun interesse a "aggiornare con tecnologie moderne", non è la sua missione. Tutt'altro: anche nel Pi 4 permane l'usciva video analogica per potersi collegare a tv a tubo catodico e vecchi monitor analogici, permane la possibilità di alimentarlo con apparecchi per cellulari. Perché è pensato per essere usato anche in parti meno sviluppate del mondo, in cui è più facile trovare un vecchio televisore a tubo catodico che un monitor 4k. Chi voleva portare un computer in ogni casa era Cuck Peddle quando lavorava alla Commodore, poi Bill Gates, poi forse Jobs. La Fondazione vuole magari Raspberry in ogni scuola, e che ognuno si possa permettere di avvicinarsi al mondo del coding.
1) il prezzo del modello B di Raspberry è sempre stato fisso a 35$, dal primo modello originale a 256Mb, poi portato a 512, fino al Pi 4 1Gb, poi portato a 2Gb.
2) molte "tecnologie moderne" si portano appresso driver non open e royality. La politiva di Raspberry Pi è di rendere sempre più open source la scheda e i suoi componenti, non il contrario. Eben Upton lo ha ripetuto più volte: "preferisco una scheda meno performante ma open-source che avere la più performante del mercato ma con tecnologie closed".
3)il Pi4 sta vendendo un sacco, perché comunque molti utenti vogliono avere Raspberry che possa sostituire un pc nell'uso desktop.
Ma non è che hanno fatto un nuovo modello o modificato il Pi 4 , quindi ora Raspberry costerà solo 75$ Nessuno obbliga a comprare questa vesione. Resosi disponibile il singolo Chip da 8Gb, hanno deciso di proporre anche questa versione, ma l'ultimo modello di Raspberry Pi a 35$ resterà sempre (Pi 4 2Gb, in questo momento). Anzi, l'8 Gb non serve quasi a nessun utente "normale", serve solo a Tiger ;-) a chi lo usa per calcolo intensivo che richieda enormi quantità di RAM, all'uso server/cluster, a chi fa enormi progetti grafici (se esiste qualcuno che usa il Raspberry Pi per questo). Occorre uscire dalla mentalità informatica sbagliata che ci hanno inculcato per decenni "devi avere sempre l'ultimo modello, il più veloce, il più grande", perché non è reale, non lo è mai stata. Serviva solo a far cambiare di continuo l'hardware. Oggi i PC sono 100 volte più potenti e veloci dei PC che si usavano 10 anni fa. Negli uffici i PC, però, fanno le stesse cose. Spesso più lentamente perché invece di farle in locale le fanno su un cluod che ha server in India e quindi latenze assurde.
Spesso, quando si hanno meno risorse e più conoscenza, si sfruttano meglio. Lo spiegavo qui
https://www.raspberryitaly.com/scarso-e-bello/

Il sistema operativo fino a ora è stato interamente a 32 bit per mantenere la compatibilità con tutti i modelli (la stessa distribuzione funziona su ogni modello esistente, la primo prototipo al pi 4, e non è cosa proprio scontata), per questo i software sono in armhf. E la Fondazione fatica a trovare le risorse (umane e economiche per mantenere 2 versioni distinte, a 32 e a 64bit). Ora lo farà, adattando anche i software all'hardware specifico di Raspberry, come ha sempre fatto. Il cambio di nome è per aiutare i nuovi utenti a trovare il sistema operativo ufficiale, ma è pur sempre il vecchio Raspbian, che ora comincia il suo cammino verso una versione a 64bit.
Non puoi confrontare la Fondazione con Ubuntu. Una Fondazione di beneficenza di circa 150 persone (Eccoli qui) che si occupa non solo di sviluppare il software, ma anche progettare e realizzare l'hardware, e - sopratutto - anche se qui in Italia lo vediamo poco, la maggior parte delle risorse è impegnata nel supporto alle scuole e realtà di apprendimento, agli insegnanti, ai code-club, alle pubblicazioni divulgative. Per questo la vera forza di Raspberry sono la community e il supporto che trovi online.
Ubuntu è supportato da Canonical, una azienda con fatturato da 30 milioni di dollari e un parco hardware 100 volte più vasto. E non produce hardware.
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