Situazione anomala. L'alimentatore ufficiale prevede una tensione di uscita di 5,1V e 2,5A. Alimentare il Pi 3b+ con una tensione superiore potrebbe peggiorare la situazione proprio perchè in serie al positivo vi è il fusibile ripristinabile (
https://datasheets.raspberrypi.com/rpi3/...matics.pdf) che potrebbe intervenire in caso di sovracarico. Il tempo di ripristino potrebbe essere lungo. Atro fattore da considerare è la tensione di 5,75V applicata al chip di alimentazione che supera la tensione massima operativa di 5,5V (
https://assets.maxlinear.com/web/documents/mxl7704.pdf).
Puoi fare alcune prove per verificare la funzionalità del Pi:
- Tienilo spento/scollegato per 24-48h per garantire il ripristino del fusibile;
- Verifica sul circuito stampato (e tra i pin del GPIO) che non vi sia polvere o altro che possa essere conduttivo;
- Passate le 24/48h lo alimenti per diverso tempo, possibilmente con l'alimentatore ufficiale, senza collegare alcun carico esterno sulle porte USB e GPIO.
Se in questa condizione si ripresenta il simbolo dell "Undervoltage" il problema, presumibilmente, è nell' HW del Pi; verifica, quindi, la tensione sui pin del GPIO .
In caso contrario prova a collegare ad una delle porte USB una chiavetta da qualche decina di GB (se disponibile) che rappresenta un minimo di carico. Se il funzionamento è corretto, puoi provare con un HD esterno di piccola capacità (assorbimento tra i 400 e 500 mA) e vedere cosa avviene.