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Da targa risulta che la 5V e 12V possono erogare un max di 2A. Quindi la potenza max erogabile è di 24W per la 12V e 10W per la 5V. Per 3-4 pompe da max 5W/cad. la corrente di 2A è idonea alla loro alimentazione. Anche i 2A sulla 5V sono sufficienti per il raspberry 2.
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Non credo (e se ci fosse sarebbe da pannello). La soluzione più veloce è di tagliare il connettore e utilizzando un saldatore connettere gli ultimi 5 cm di un cavo microusb (per il raspberry) rispettando le polarità. Per la 12V potrai utilizzare una morsettiera 2x1mmq (o 2x1,5mmq). Questo è uno dei casi in cui è quasi obbligatorio fare delle "personalizzazioni".
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Salve a tutti. Riparto da questa discussione per dirvi che ho preso l'alimentatore e funziona egregiamente anche se non è proprio stabilissimo sui Volt in uscita. Il canale dei 12V è pressapoco quello, per i 5V diaciamo che è più sui 6V.
Sul retro dell'alimentatore sono segnati 2A per ciascun canale ma in realtà è solo il canale a 12V regge bene i 2A mentre il canale a 5/6V non ci arriva quasi mai oscillando tra 1.7A e 1.9A.
Comunque è comodo e lo uso per quello che mi serve percui va bene così.
Vi chiedo invece un aiuto per collegare i 5V al raspberry. La connessione migliore sarebbe collegare una coppia di fili al raspberry via microusb ma siccome vorrei evitare saldature sulla microusb stessa per il momento, mi potete consigliare un cavetto che abbia una microusb e il terminale dal lato opposto con i fili scoperti? A me bastano i 2 fili di corrente e non mi va di tagliarlo da uno che già possiedo.
Grazie!
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Il taglio è l'unica soluzione, credo.. Tagliato un cavetto, se ne prende un altro..
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Purtroppo è quello che è da fare (non sono a conoscenza di soluzioni alternative). Per quanto rigurda la misurazione in corrente, probabilmente fatta con un tester digitale inserendolo in serie al circuito, tieni presente della resistenza interna dello strumento che mediamente è di 0,1 ohms per cui con correnti di 1-2A potrai vedere delle oscillazioni che sono collegate più all'assorbimento del dispositivo sotto misura che all'alimentatore. Per queste misure (non interferenti) servono pinze amperometriche per la CC il cui costo non è modesto.
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Vi ringrazio... per la verità il mio voltometro l'ho comprato a poche decine di euro su internet e quindi mi aspetto sicuramente una scarsa precisione. Quello che però mi "preoccupa" di più sono i 6V sul canale che dovrebbe essere da 5V e che deve alimentare il raspberry... non vorrei che appena lo collego me lo frigge. Può accadere?
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Può accadere. Però la misura di tensione a vuoto non è indicativa, usa in carico di uno o due watt (una lampadina ad esempio). Considera che il RaspberryPi si trova meglio a 5,25 che 5v,però esagerare potrebbe danneggiarlo.
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Come scritto da Zzed la misura di tensione a vuoto non è molto significativa; è però strano che uno switching, anche se non progettato al meglio, dia in uscita una tensione superiore al 20% rispetto alla nominale: non è corretto. Uno strumento digitale di qulche decina di euro ha normalmente precisioni soddisfacenti per uso hobbistico. Prova a misurare la tensione di uscita di qualche altro alimentatore che eroga i 5VCC. Se lo strumento continua ad indicare i 6VCC circa, rimandalo indietro perchè rotto/mal tarato. Se invece le letture sono corrette (5V circa) rimanda indietro l'alimentatore perchè non funzionante correttamente: da carico nullo a carico max (2A in questo caso) la tensione in uscita potrà variare di qualche decina di mV (supponendo adegauata la sezione dei cavetti). Se vuoi provare con delle resistenze per simulare il carico, mettine in parallelo 2 da 5,6 ohms 2-3W ottenendo un valore nominale di 2,8 ohms che porterebbe ad una circolazione di corrente vicino ai 2A (per 5V nominali). Misura la tensione prima dell'applicazione del carico e dopo: se vi sono grosse variazioni l'alimentatore non va, rimandalo indietro.
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concetto delle legge di ohm, espresso in maniera semplice e comprensibile
che noia essere ricchi!