15/10/2017, 23:58
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 16/10/2017, 00:04 da Zzed.)
Questa non è nient' altro che una discussione preliminare, da cui nascerà un progetto, forse, o forse no, ma a cui chi vuole provare a progettare qualcosa del genere, può attingere idee e opinioni. Non a caso si chiama "Idee per..". Ognuno mette sul tavolo quel che vorrebbe da un impianto del genere, e delle idee o dubbi in merito. Una specie di "brainstorming" digitale da cui estrarre la miglior fusione delle idee e opinioni di tutti.
Infattio penso che per questo tipo di applicazione, la cosa più importante sia la LOGICA di funzionamento, che deve essere ben pianificata, e meno è standardizzata, e più il sistema è efficace.
Ad esempio, io non sono così convinto che in un sistema del genere la cosa più importante sia comunicare l'avvenuta intrusione tempestivamente: se sono in vacanza, sapere in tempo reale che mi stanno svaligiando casa non è che lo evita. Preferisco venire certamente avvisato, ma ancora di più che chi cerca di effettuare una intrusione venga dissuaso ancora PRIMA che porti a termine la sua azione, meglio ancora, non appena si appresti a farlo. Questa è una cosa che gli impianti tradizionali solitamente non fanno.
Naturalmente Raspberry, sensori e sistema di telecomunicazione dovranno avere propria batteria di backup (UPS o simili) e possibilmente il sistema di telecomunicazione non deve essere unico, e il sistema deve essere in grado di capire se la comunicazione non è operativa (per jammer o manomissione) ad esempio assicurandosi che l'avviso sia giunto a destinazione.
Non sono nemmeno così convinto che un sistema commerciale possa essere testato più a fondo e in modo più eterogeneo di un eventuale progetto faidate su un forum che raccoglie migliaia di appassionati, ognuno con configurazioni, luoghi e installazioni diverse tra loro. La forza delle Community è il loro numero e la loro grande capillarità, cose per qualsiasi azienda sono un costo che solitamente non ha senso affrontare (conoscete qualche azienda che testa i suoi impianti antifurto non a banco ma su migliaia di vere installazioni, ognuna diversa dalle altre?).
Mi convince invece il fatto che Raspberry non sia così affidabile dal punto di vista del funzionamento assicurato: sistema su SD e collegamenti artigianali, magari senza saldatura, non sono fatti per durare nel tempo, ma lo considero un palestra di sviluppo per affinare un progetto in modo semplice. Quando definitivo, può essere anche trasferito su hardware meno delicato e più specializzato (micorcontrollori che lavorano real-time ad esempio).
Infattio penso che per questo tipo di applicazione, la cosa più importante sia la LOGICA di funzionamento, che deve essere ben pianificata, e meno è standardizzata, e più il sistema è efficace.
Ad esempio, io non sono così convinto che in un sistema del genere la cosa più importante sia comunicare l'avvenuta intrusione tempestivamente: se sono in vacanza, sapere in tempo reale che mi stanno svaligiando casa non è che lo evita. Preferisco venire certamente avvisato, ma ancora di più che chi cerca di effettuare una intrusione venga dissuaso ancora PRIMA che porti a termine la sua azione, meglio ancora, non appena si appresti a farlo. Questa è una cosa che gli impianti tradizionali solitamente non fanno.
Naturalmente Raspberry, sensori e sistema di telecomunicazione dovranno avere propria batteria di backup (UPS o simili) e possibilmente il sistema di telecomunicazione non deve essere unico, e il sistema deve essere in grado di capire se la comunicazione non è operativa (per jammer o manomissione) ad esempio assicurandosi che l'avviso sia giunto a destinazione.
Non sono nemmeno così convinto che un sistema commerciale possa essere testato più a fondo e in modo più eterogeneo di un eventuale progetto faidate su un forum che raccoglie migliaia di appassionati, ognuno con configurazioni, luoghi e installazioni diverse tra loro. La forza delle Community è il loro numero e la loro grande capillarità, cose per qualsiasi azienda sono un costo che solitamente non ha senso affrontare (conoscete qualche azienda che testa i suoi impianti antifurto non a banco ma su migliaia di vere installazioni, ognuna diversa dalle altre?).
Mi convince invece il fatto che Raspberry non sia così affidabile dal punto di vista del funzionamento assicurato: sistema su SD e collegamenti artigianali, magari senza saldatura, non sono fatti per durare nel tempo, ma lo considero un palestra di sviluppo per affinare un progetto in modo semplice. Quando definitivo, può essere anche trasferito su hardware meno delicato e più specializzato (micorcontrollori che lavorano real-time ad esempio).