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sistema raspberrypi intrusione idee anti per

Idee per sistema anti intrusione RaspberryPi
#51
Questa non è nient' altro che una discussione preliminare, da cui nascerà un progetto, forse, o forse no, ma a cui chi vuole provare a progettare qualcosa del genere, può attingere idee e opinioni. Non a caso si chiama "Idee per..". Ognuno mette sul tavolo quel che vorrebbe da un impianto del genere, e delle idee o dubbi in merito. Una specie di "brainstorming" digitale da cui estrarre la miglior fusione delle idee e opinioni di tutti.
Infattio penso che per questo tipo di applicazione, la cosa più importante sia la LOGICA di funzionamento, che deve essere ben pianificata, e meno è standardizzata, e più il sistema è efficace.

Ad esempio, io non sono così convinto che in un sistema del genere la cosa più importante sia comunicare l'avvenuta intrusione tempestivamente: se sono in vacanza, sapere in tempo reale che mi stanno svaligiando casa non è che lo evita. Preferisco venire certamente avvisato, ma ancora di più che chi cerca di effettuare una intrusione venga dissuaso ancora PRIMA che porti a termine la sua azione, meglio ancora, non appena si appresti a farlo. Questa è una cosa che gli impianti tradizionali solitamente non fanno.
Naturalmente Raspberry, sensori e sistema di telecomunicazione dovranno avere propria batteria di backup (UPS o simili) e possibilmente il sistema di telecomunicazione non deve essere unico, e il sistema deve essere in grado di capire se la comunicazione non è operativa (per jammer o manomissione) ad esempio assicurandosi che l'avviso sia giunto a destinazione.

Non sono nemmeno così convinto che un sistema commerciale possa essere testato più a fondo e in modo più eterogeneo di un eventuale progetto faidate su un forum che raccoglie migliaia di appassionati, ognuno con configurazioni, luoghi e installazioni diverse tra loro. La forza delle Community è il loro numero e la loro grande capillarità, cose per qualsiasi azienda sono un costo che solitamente non ha senso affrontare (conoscete qualche azienda che testa i suoi impianti antifurto non a banco ma su migliaia di vere installazioni, ognuna diversa dalle altre?).
Mi convince invece il fatto che Raspberry non sia così affidabile dal punto di vista del funzionamento assicurato: sistema su SD e collegamenti artigianali, magari senza saldatura, non sono fatti per durare nel tempo, ma lo considero un palestra di sviluppo per affinare un progetto in modo semplice. Quando definitivo, può essere anche trasferito su hardware meno delicato e più specializzato (micorcontrollori che lavorano real-time ad esempio).
Risposta
#52
Prendere spunto per il proprio progetto dalle idee, da sperimentazioni, documentazione, ecc., di altri è senza dubbio il punto di partenza per arrivare a definire "cosa" si vuole ottenere. Il "peso" che ciascuno dà alle modalità di comunicazione del sistema dipende dalla situazione logistica: se in appartamento condominiale è meno rilevante, ma se in casa/villa solitaria in mezzo al verde può evitare di trovarsi l'abitazione svuotata di tutto (come successo a un mio conoscente). D'altro canto per la salvaguardia personale è necessario che il sistema avverta gli occupanti al primo tentativo di intrusione: se si dispone di un giardino possono essere utilizzati sensori perimetrali (microonde, infrarossi, laser, telecamere, Pir, fibra ottica interrata, ecc) i quali permetteranno di individuare l'intruso/i prima che si avvicini a porte e finestre (internamente utilizzare tutto quello che si desidera); in appartamento si potrebbero utilizzare sensori di vibrazione e/o microfoni appositamente studiati oltre alle varie tipologie standard di sensori interni (sensori volumetrici microonde, infrarossi, telecamere, microswitch su porte e finestre, ecc.). In definitiva maggiore è la sicurezza che si vuole ottenere, maggiore è la complessita del sistema da realizzare e della scelta dei componenti (anche in funzione delle temperature operative, in particolare modo per tutto quello che viene posto all'esterno dell'abitazione).
Commercialmente esistono soluzioni sofisticate ma il cui costo non è certamente basso; anche qui, nella scelta del sistema, va considerato che cosa e quali beni (oltre ovviamente le persone) vanno protetti.
Il raspberry (nella sua versione classica con SD) non è la soluzione più affidabile per gestire un sistema antintrusione, forse il prodotto industriale potrebbe funzionare correttamente.
Risposta
#53
Buongiorno carissimi,

vi scrivo per chiedervi un parere su quali componenti servono per costruire un impianto di videosorveglianza e se è opportuno integrare l'impianto di videosorveglianza con un impianto di allarme per casa o è meglio tenerli separati.

Forse sarebbe meglio tenere i due impianti separati, nel senso che si potrebbe usare l'impianto di allarme che utilizza il sensore volumetrico (per rilevare eventuali intrusioni) che è più preciso del motion detection delle telecamere ip, e una volta rilevata l'intrusione ci si collega alle telecamere per vedere cosa succede in casa. Che ne dite?
Mi vengono in mente i seguenti componenti:
Ipcam che supportano la tecnologia PoE (che marca e quali caratteristiche mi potete consigliare? mi viene in mente foscam; arlo)
cavi ethernet cat 6?
Switch del tipo che trasporta anche la corrente per poter alimentare le ipcam(tecnologia PoE)

centralina per antifurto(che marca e che caratteristiche dovrebbe avere? )
sirena
Un router(secondo voi che caratteristiche e marca?)
Praticamente lo Switch con tecnologia PoE andrebbe collegato al router(con cavo o tramite WiFi?) e le ipcam PoE andrebbero collegate via cavo ethernet) allo switch, ma a che distanza massima dovrebbero stare le telecamere dallo switch per poter esser alimentate con il giusto voltaggio?
Se sono troppo distanti potrebbero ricevere poca elettricità e sarebbe meglio collegare la telecamera ad una presa elettrica situata vicino la ipcam stessa?

Che caratteristiche dovrebbero avere tutti i componenti(cavi ethernet, svitch PoE per assicurare la giusta corrente alle telecamere?

Con lo Switch PoE magari dovrei creare una rete virtuale in modo da separare gli altri dispositivi (notebook, Smart tv) dalla rete a cui sono collegati quei dispositivi che dovranno essere raggiunti da remoto(tipo ipcam)?
Magari si potrebbe evitare il DVR/NVR in modo da salvare i filmati nel cloud.?

Per evitare interferenze i cavi ethernet è preferibile farli passare in canaline separate da quelle utilizzate per l'impianto elettrico?
Grazie mille
buona giornata


Inviato dal mio ONEPLUS A3003 utilizzando Tapatalk
Risposta
#54
Ciao, ho unito il tuo post in questa discussione, perché è una raccolta di idee sugli stessi argomenti, al fine di ragionare cosa realizzare e come. Ti chiedo di leggerla dall'inizio, ti interesserà.
Ora passo a risponderti :
Intanto, non credo che il volumetrico sia più preciso del riconoscimento video: i pir sono suscettibili a temperatura e correnti d'aria, per questo si usano in coppia con gli ultrasuoni, mentre nel campo video, al giorno d'oggi si possono facilmente utilizzare le IA a rete neurale di Google non solo per distinguere una persona da cose e animali, ma per riconoscere la specifica persona o animale con il riconoscimento facciale.
Non amo la PoE, ma la lunghezza massima dei cavi dipende dal l'alimentatore PoE o switch che andrai a usare.
Inutile un cat6, sopratutto se lo usi con PoE. 5e è più che sufficiente per le telecamere.
Sottolineo di blindare i cavi che vanno alle telecamere, altrimenti, se basta un gancio su un bastone a tagliarli o strappargli, tanto vale. Evitare il WiFi per queste applicazioni : un jammer mette fuori uso la connessione e le camere non servono più a nulla. La marca, oramai, non conta molto, vedi solo che abbiano delle buone lenti, e sopratutto che siano intercambiabili con facilità, in modo da variare la focale a seconda del punto di installazione. E per evitare problemi di compatibilità, che siano compatibili Onvif 2.
Allo stesso modo marca di antifurto e router contano poco, devi metterli sotto gruppo di continuità in modo che funzionino anche se viene tolta l'alimentazione principale.
Non salvare SOLO nel cloud (e se non vala connessione?) salva su un NAS con backup nel cloud.
I cavi dati non possono, per normativa, passare nelle stesse condutture e scatole dell'impianto elettrico a tensione di rete.
Risposta
#55
Grazie mille Zzzed per i tuoi consigli. Ma quando parli di IA reti neurali di Google cosa intendi dire? Questa tecnologia è già compresa nelle ipcam? Per cui una ipcam può attivare al passaggio di una persona(perché ha riconosciuto che si tratta di una persona e non di un animale) una sirena di un sistema di allarme antiintrusione meglio di un sensore volumetrico?
Quando parli di blindare i cavi di rete in che modo? E a questo punto andrebbe blindato anche il router, ad esrmpio andrebbe inserito in una specie di box di acciaio a muro, come se fosse una cassaforte, esiste già qualcosa in commercio per blindare cavi di rete e router?
Grazie mille
Buona giornata
SM

Inviato dal mio ONEPLUS A3003 utilizzando Tapatalk
Risposta
#56
intendo dire che sei su un forum Raspberry Pi. L'innovazione, oggi, non viene più dalle aziende, che siano Foscam o Cisco o anche Apple. Viene dai maker, e Google lo ha capito. Ha creato dei kit (per ora 2, altri ne verranno) per permettere ai maker di usare (e sviluppare) la loro IA basata su reti neurali . In particolare il secondo AIY Project (il vision kit) consente di utilizzarla (la IA) per il riconoscimento visuale offline, con un pi zero e una Pi camera. Contiene infatti un chip specifico, una VPU (Vision Processin Unit) che ha una potenza di calcolo pari a 60 volte quella di un Raspberry Pi 3, da applicare al riconoscimento di modelli nelle immagini riprese. Può riconoscere una persona da un'altra (riconoscere un famigliare), riconoscere addirittura le espressioni. E ognuno può creare ipropri modelli con Tensorflow (nell'azienda dove lavoro, lo usiamo per riconoscere componenti guasti da quelli intergi da video di ispezioni aeree con droni)
Probabilmente, queste tecnologie, saranno nelle ipcam del futuro.
Per blindare i cavi intendo, che se il cavetto viaggia all' esterno, di non usare tubi in plastica fissati con clip, o canaline plastiche come vedo un po' ovunque. Tubi e scatole in ferro esistono per ambienti particolari (esempio alcuni tipi di officine elettriche o meccaniche), ma certo sono più difficili da trovare e "lavorare" (motivo per cui continuo a rimandare l'installazione definitiva in casa.
Per l'interno non serve, certo il router è meglio che sia in uno sgabuzzino o nel sottotetto, piuttosto che in bella vista sulla scrivania del pc o vicino alla tv.
Un ladro non si metterà a strappare via il router, ma non dimentichiamo che in questo caso diventerà un elemento essenziale del nostro impianto di protezione, che permette alle camere di comunicare con il disco o il cloud e di mandarci allarmi e notifiche. Così come le camere, sebbene abbiano un certo potere deterrente (le esterne), le interne sarebbe meglio siano celate (non si dimentichi che basta uno spray alla schiuma per renderle inutili in pochi secondi). Ve ne sono anche a forma di rilevatore volumetrico da antifurto..
Risposta
#57
Grazie mille Zzed, per queste interessanti informazioni, dovrò studiare un pochettino, magari se non è troppo complesso per me che sono un principiante, mi cimentero nella costruzione di una cam utilizzando il raspberry Pi più un modulo cam e magari potrò utilizzare la IA (intelligenza artificiale) di Google. Grazie mille
Buona giornata
SM


Inviato dal mio ONEPLUS A3003 utilizzando Tapatalk
Risposta
#58
Ah dimenticavo secondo te per un principiante può essere complicato creare un camera con il kit di Google che mi hai indicato (per l'intelligenza artificiale)e con il raspberry e configurarlo in modo da far entrare in una zona solo le persone che riconosce, e poi inserire/integrare la cam creata con altre cam "commerciali" in un sistema di videosorveglianza?
Grazie mille
SM

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Risposta
#59
Non dovrebbe essere così complicato.. Anche se dipende sempre dalla passione di ognuno.
Risposta
#60
Grazie per l'incoraggiamento, concordo con la volontà e la passione ce la possiamo fare Wink
Grazie
ciao
SM

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Risposta
  


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