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Credo che sostituire il sensore in questione sia una opzione da considerare. L'indirizzo è memorizzato nella flash del sensore stesso e se è cambiato randomicamente potrebbe, nel tempo, ancora cambiare.
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31/07/2023, 21:36
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 31/07/2023, 21:45 da LaPa.)
Niente da fare, il solito problema: i sensori hanno perso gli indirizzi I2C. Riavviare il RPi non serve.
Sono molto scoraggiato.
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La differenza è sostanziale:; nel reboot non vengono tolte le alimentazioni alle periferiche, nel tuo caso il bus 12c rimane alimentato. Nello spegnimento totale il raspberry non viene più alimentato per cui anche il bus i2c è spento. Riaccendendo il tutto si resetta la configurazione e le alimentazioni verso le periferiche.
Data la presenza dell'extederr non vi sono problemi di capacità eccedenti la specifica che possono bloccare il sistema. L'unica interpretazione possibile rimane, semprechè il raspberry sia raggiungibile da remoto, è che uno o più sensori si blocchino portando il bus i2c in uno stato costante di low o high level dove, quindi, non è possibile alcuna comunicazione tra master e slaves. Non disponendo di un oscilloscopio per vedere cosa avviene sulle due linee del bus, l'unica soluzione percorribile è di mandare in esecuzione il programma per un solo sensore per volta e per giorni, ovviamente in serra.
Una prova che potresti anche fare, ma nello stato attuale non identifirebbe il responsabile, è di veificare le tensioni in DC, tramite tester digitale, presenti sulle due linee i2c. Se una delle due linee è costantemente a 0 volt vi è sicuramente un problema su uno o più sensori.
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Grazie Ippogrifo e a tutti per la pazienza!
Io non sono nelle condizioni di rinunciare: c'ho speso troppo tempo e non ci posso credere che non si riesca a trasformare l'apparecchiatura in questione da giochino da casa a strumento che possa avere qualche utilità (almeno per me).
Il mio obiettivo alla fine è di condividere il progetto, in primis qui, visto tutto l'aiuto ricevuto (poi non so se a qualcuno possa interessare)
2 domande:
1) Secondo te in caso di perdita degli indirizzi I2C se da remoto disabilito la porta I2C e poi la riabilito potrebbe equivalere ad uno spegnimento e riaccensione?
2) Ovvero in caso di disabilitazione della porta I2C i sensori rimangono alimentati?
Se fosse così intravedo delle soluzioni .....
Attualmente in base ai tuoi consigli
1) ho scollegato il sensore di bagnatura del suolo che ha cambiato indirizzo con l'intento di sostituirlo (ma ci vuole un po' di tempo)
ho spento e riacceso il RPI e la tabella degli indirizzi è riapparsa. ma al momento il RPI è acceso ma non lancia nessuno script in attesa di capire meglio cosa fare.
Avevo già precedentemente preparato degli script per il lancio dei singoli sensori e li posso riutilizzare, ma nella precedente prova non mi sono serviti a capire quale provocasse il problema in quanto dopo un po' anche se letti singolarmente tutti avevano provocato il problema. Ma non avevo extender, alimentazione con step-down e cavi Eth Cat5 e collegamenti opportuni.
Saluti
LaPa
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Infatti non devi rinunciare ma individuare cosa manda in tilt il sistema. Ripeti le prove con un singolo sensore per volta. mantenendo scollegati gli altri. Quando (e se) si presenta il problema, vai alla serra e misura con un tester digitale i livelli di tensione sulle due linne del bus (puntale negativo sulla massa del Pi, positivo su ciascuna linea, prima e dopo l'extender). Se il problema è dovuto ai sensori, puoi provare a disalimentare solo il sensore oggetto della prova e non il Pi. Verifica poi la tensione sui fili del bus per vedere se ci sono variazioni rispetto alla misura precedente e ricollega il sensore. Nel caso ripeti la misura delle tensioni e verifica il corretto funzionamento del sensore.
Non credo che disabilitando la porta i2c e successivamente riabilitandola tu possa riottenerne il corretto funzionamento, datosi che un reboot non ha efficacia.
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Se i test in ambiente "controllato" davano esito positivo, ovvero funzionava tutto regolarmente, partendo dal principio che gli alimentatori fossero gli stessi, non escludo un problema nella "qualità" della tensione di rete presente in serra.