[vattiatagiuseppe]

Salve a tutti, io installo sistemi di antifurto da tanti anni. Per me la condizione ideale è quella di agire (quando si può )con i perimetrali e creando la condizione di non disturbare i visitatori e fare trovare loro la sorpresa quando escono da casa.

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[ippogrifo]

La discussione è ancora aperta e di interesse o visto che non ci sono post recenti si può considerare di fatto obsoleta?

[Zzed]

Apertissima. Siamo nella fase di raccolta di idee, e c'è n'è già un po'.

[ippogrifo]

Per uso personale me ne sono interessato più di due anni fa, riuscendo a realizzare "postazioni" di rilevamento composte ciascuna da un raspberry B + IR cam + PIR + proiettore IR + RS485 con protocollo semplificato modbus; motion detection su ciascun raspberry per l'acquisizione delle immagini. Stazione master composta da raspberry B + modem GSM + hdd + decodificatore DTMF, elettronica varia. Trasferimento files immagini tra postazioni slaves e master tramite stfp (se ricordo bene) in WIFI. SW, degli slaves e della master,in C.
Messaggi di avvenuta intrusione inviati tramite e-mail, SMS, telefonata (sintesi vocale). Individuazione  indirizzo IP pubblico (ed eventuale suo cambio da parte del provider) comunicato indipendentemente da qualsiasi supporto DDNS (via e-mail, SMS, fonia). Tipologia di intervento (a risposta intrusione) selezionabile tramite toni DTMF inviati dal cellulare chiamato in fonia.
Il sistema è stato testato con tre slaves e una master.
L'RS485 con modbus serviva nel caso di un Jammer "oscurasse" il WIFI (2,4 GHz): la master era sempre in grado di comunicare con gli slaves, i quali avrebbero registrato localmente i files immagini acquisiti.
Purtroppo per difficoltà di installazione all'esterno del fabbricato ed in particolare modo per la realizzazione di adeguati case IP65 per le postazioni di rilevamento l'idea è stata da me accantonata.
Se di interesse possiamo parlarne anche per finalizzare il progetto.  
 

[Zzed]

Ovviamente interessa! Dividiamo tutta questa carne al fuoco in piccole porzioni, e rsponicele, una per una, spiegaci come le hai implementate, trucchi, segreti, schemi ecc!

[ippogrifo]

Ho qualche problema (dopo due anni) con il recuperare sorgenti e documentazione di configurazione dei raspi (sul PC non riesco a trovare i files relativi) e sto pertanto riattivando i dispositivi per poter copiare i codici (sulle SD ci sono ovviamente i file sorgenti dai quali avviare la compilazione). Al momento ho recuperato il codice della master.
Il codice non necessita di spiegazioni poichè le funzioni sono dichiarate esplicitamente ed è semlice (prove di programmazione dopo più di 25 anni).
Nei prossimi giorni invierò sia i sorgenti che gli schemi elettrici.  

[OscarIuliano]

Ciao,

L'argomento è molto interessante, infatti è quello che vorrei fare, avevo aperto un altro topics, ma sono stato reindirizzato qui. Meglio, perché sono state buttate già delle idee. Vi riporto qui il mio post sull'altra discussione:

"Sono nuovo di questo forum e soprattutto della tecnologia Raspberry, ho letto qualcosa è mi "intrippa" molto. Sono un ingegnere informatico, ho avuto modo di metter mano su Arduino qualche volta, ma per questioni di tempo non sono mai riuscito a concretizzare qualcosa d'importante. Adesso devo comprare casa, ed avrei voglia di fare un sistema centralizzato, per iniziare vorrei fare l'antifurto interno della casa, poi magari in futuro aggiungere controllo temperatura e impianto audio. Solo che non saprei veramente da dove partire, quale versione del Raspberry comprare, quali sensori, soprattutto vorrei capire com è possibile controllare il tutto con un'applicazione android. Nel senso, se c'è da sviluppare un'app da zero, oppure ci sono già degli schemi pronti. Diciamo che devo iniziare a capire il punto di partenza qual è Wink, chi mi da una mano?"

Valuto molto positiva l'idea di provare con sensori Wifi, ma come ha già detto qualcuno, il cavo è molto più affidabile. Io diciamo che avrei intenzione di partire con un piccolo prototipo, vedere cosa effettivamente si riesce a mettere in piedi. Ripeto, non conosco bene questa scheda, ma il potenziale mi sembra abbastanza elevato.

[gigios]

Ciao a tutto, mi intrufolo nella discussione in quanto interessato all'argomento.
Per quel poco che ho avuto modo di leggere in giro, forse è consigliabile lasciare la gestione vera e propria degli I/O ad un microcontrollore (come ATmega328 di Arduino), che risulta molto più indicato per questa gestione.
Come detto da altri il Rasp dovrebbe essere il front-end tra Arduino (parte gestione HW a basso livello) e l'utente tramite un eventaule server web accessibile anche da remoto.
Oltre a questo, visto che un sistema d'allarme deve rimanere attivo 24 ore su 24 (anche se eventualmente non inserito), si potrebbe pensare a PiCore come sistema operativo, sistema (che personalmente non ho ancora provato) che sembra molto leggero e ha il grosso vantaggio di caricarsi totalmente in RAM e le scritture fisiche su SD vengono fatte manualmente. Questo implicherebbe una maggiore affidabilità anche del file system (considerando eventuali problemi di tensione o altro che potrebbero portare alla corruzione del file system).

Spero che questo thread possa tornare ad animarsi, visto che tutto sommato è un argomento che tocca molti di noi
Io nella fattispecie ho già un sistema d'allarme 'classico' installato, ma proprio perché l'ho usato ho visto più limitazioni che altro (anche a livello di costi basti pensare che per espandere semplicemente gli I/O da poter gestire, con una schedina da 8 input, mi hanno chiesto più di 200€).
Il fatto stesso che sia un sistema chiuso per me è molto limitante, tanto che anche a livello di diagnostica è veramente pietoso, costringendomi ogni volta che non posso inserire un allarme a dover far passare tutte le finestre e le imposte riverificando che siano effettivamente chiuse.

La mia idea, almeno inizialmente, è quella di predisporre il tutto con un Arduino UNO e una Raspberry Pi3, e lasciare temporaneamente l'allarme attuale come semplice gestore della sirena e sfruttando il compositore telefonico predisposto.
Praticamente vorrei utilizzare la centralina attuale come se fosse un ulteriore sensore collegato all'Arduino, sensore che semplicemente segnala quando si inserisce l'allarme e che riceve il segnale per far suonare l'allarme!

Scusate per la lunghezza del messaggio, ma ne ho approfittato per spiegare anche quella che è la mia esigenza iniziale
Ciao

[Zzed]

Non vedo l'esigenza di usare un RaspberryPi 3 (se non per le connessioni integrate) se coadiuvato da Arduino forse anche il più economico Pi Zero è sufficiente.

[ippogrifo]

Un raspberry 3 ha una notevole potenza; utilizzare i GPIO per interfacciarsi con sensori esterni è tutto sommato non complesso. L'utilizzo di un microcontrollore quale "interfaccia" tra sensori e "front end (raspberry)" non è a mio avviso una scelta valida. Dal punto di vista dell'affidabilità del sistema nel suo insieme (come calcolato industrialmente secondo norme mil) avremmo che l'affidabilità totale è il prodotto dei due sotto-sistemi.Poichè l'affidabilità non raggiunge mai l'unità (1) il prodotto di due frazioni è inferiore alla singola affidabilità di un sottosistema (es: 0,9 x 0,9 = 0,81). In pratica significa una maggiore possibilità di guasti con conseguente fuori servizio del sistema. Una considerazione interessante va fatta sul raspi3: è in fase beta test (avanzato) la possibilità di fare il boot da dispositivi USB, cioè senza SD. Questo riduce il rischio di corrompere qulche files del SO per qualsiasi motivo, oltre ad avere una maggiore quantità di spazio per archiviare i dati (ed altri vantaggi).
In questo caso come unità centrale di gestione dell'intero sistema (no microcontrollori) sarebbe veramente efficiente.