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21/10/2016, 15:24
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 21/10/2016, 15:25 da Buso75.)
Salve ragazzi, ovviamente anche io sono interessato al progetto, personalmente vengo dal mondo dell'automazione industriale e della programmazione. A mio avviso il problema dell'affidabilità di un prodotto non certificato (arduino e raspbarry) è un po' azzardato, non avendo I/O optoisolati , alimentazione adeguata, non credo possiamo fare piu' di tanto, anche se in questi giorni ho visto un prodotto della Siemens iot2020 che risolverebbe questi problemi, anche se con qualche aggravio di spesa in piu', circa 85€. Io il sistema l'ho pensato in questo modo, Arduino per gestire gli I/O (poi vediamo come fare per coprire i contatti delle finestre e porte ad una distanza di almeno 20metri), Raspbarry con un display grafico almeno 5 pollici per l'interfaccia utente e la gestione del webserver . Ovviamente confrontiamolci e vediamo prima di schematizzare il progetto e poi passare alla fase operativa..
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22/10/2016, 10:29
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 22/10/2016, 10:32 da Zzed.)
Scusami, posso essere d'accordo con te, ma non per le motivazioni che porti: le uscite e ingressi optoisolati si possono mettere (ci sono anche schede già pronte, e l'alimentazione, metti quella che ritieni più opportuna.
Io credo tu abbia un concetto più tradizionale: quel che descrivi è un sistema che trovi già ora in vendita, e i prodotti cinesi costano più o meno le cifre che citi. Il display, ad esempio, lo trovo un po' inutile, soprattutto da "almeno 5'" : l'interfaccia serve solo in mo fase di programmazione, e una interfaccia web sarebbe più economica e moderna. Per le segnalazioni di stato, basta un piccolo display,visto che anche qui, si potranno avere allarmi e diagnostica estesa, registro degli interventi ecc, magari sul cellulare..
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Dovendo realizzare un sistema "affidabile" affnchè non vi siano falsi allarmi quando manca alimentazione (220 VAC) o ritorna, temporali ed altro, a mio avviso è ncessario progettare il sistema con delle ridondanze. Per evitare falsi rilevamenti dai sensori, qualsiasi essi siano, è auspicabile utilizzare diversi principi fisici il cui risultato elettrico complessivo è un end logico. Per quanto riguarda il sistema di alimentazione per un progetto così, il minimo da considerare è l'impiego di batterie tampone (autonomia di almeno un paio di ore) per evitare la mancanza di alimentazione improvvisa e quindi la possibile corruzzione della SD ed altro. La corruzzione dela SD come nel fs di una periferica USB è comunque sempre possibile in mancanza di alimentazione improvvisa ma elettricamente meno probabile nella USB (mi è capitato più di una volta di estrarre un pen drive, hdd, dal PC a "caldo" e non ho mai riscontrato la successiva perdita di dati). Per quanto rigurda la sicurezza nella comunicazione in caso di effrazione, mi ero orientato su un modem gsm, la linea telecom telefonica classica + inthernet. In caso di jammer stavo verificando anche (già approntate contromisure nel programma: una possibile interferenza nel segnale ricevuto dalla cella e/o il chiamare il numero telefonico della sim avrebbe fatto inviare immediatamente una segnalazione di allarme via email, SMS, fonica) l'impiego di un sistema radio Rx-Tx con frequency-opping a breve raggio (2 Km).
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E' ancora attivo questo progetto... lo vedo fermo al 2016 !!!
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La progettazione di un sistema antintrusione domestico "sicuro" è, a mio avviso, più un problema inerente al modo comportamentale di eventuali intrusori che tecnici. Individuate le possibili modalità di intrusione si possono considerare le opportune contromisure. In questo campo rientrano i sensori, le eventuali ridondanze, l'unità centrale di controllo e registrazione dell'evento. Diventa pertanto rilevante in caso di intrusione la capacità del sistema di comunicare, a chi è preposto, l'evento stesso. Il fatto che che vi sia una connessione inthernet non garantisce la trasmissione dell'informazione; io ho una connessione a 100 Mb/s e quando manca corrente all' apparecchiatura in FO del gestore, rimango senza telefono ed inthernet (cosa che è già successa diverse volte e anche per ore). I vari modem GSM possono essere "accecati" da semplici jammer il cui costo, nei modelli basici, non arriva a 100 euro. In definitiva il concetto di "sicuro" è molto relativo, e non esiste un modo univoco di procedere.
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Ma se partiamo da questo presupposto non ha senso l’acquisto di nessun sistema di allarme. Anche un allarme di una delle Marche più blasonate, ha le stesse problematiche. Il problema secondo me non è questo, il vero problema è l’affidabilita di un sistema fatto con raspberry. Un sistema di allarme di marche affidabili è stato testato a fondo in fase di progettazione, ha delle certificazioni, ecc. un sistema progettato con raspberry per quanto non abbia limiti, se non la fantasia di chi lo progetta, non potrà mai essere testato a fondo quando un sistema di allarme di marca. Il problema secondo me è tutto qui è non è poco.