01/02/2020, 17:09
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 01/02/2020, 23:25 da Zzed.)
Citazione:3) ed infine, se collego un relé ai 220v e configuro un PIN in Input, mi entrano 220v nel Raspberry? (Questi relé non schermano?)Dalla domanda posta sembrava che non avessi dimestichezza con i relè ed il loro modo di funzionamento. Se hai conoscenza degli imoianti a 220 va allora benissimo.
Citazione:poi mi son fermato e dopo una decina di minuti Raspbian mi dava la temperatura alta ed ho sentito un puzza preoccupanteSembra evidente che qualcosa si sia surriscaldato.
Citazione: Citazione:Un pin configurato come input assorbe pochi microampere. Se hai una sorgente di tensione a 12VDC e la colleghi al pin, questo riceverà una tensione di 11,90VDC (legge di OHM : 10.000 x 00001 = 0,1V. 12,0-0,1 =11,90V), tensione più che sufficiente per danneggiare il raspberry. Se colleghi la resistenza ad una sorgente a 3,3V, sul pin arriveranno 3.20V.
Inserire in serie ad uno dei pin, configurato come input, una resistenza da 10Kohms non serve assolutamente a niente, a meno che non faccia riferimento ad una tensione di 3,3V.
Quest'ultima parte continuo a non capirla, cosa intendi?]
Il link di Zzed a cui fai riferimento spiega come utilizzare un fotoaccoppiatore per inviare un segnale in DC di tensione superiore ai 3,3V ad un input del RPi. E' uno dei tanti modi possibili.
Citazione:Zzed dice che il motivo è che sono solo in output, mmmh... Ma il relè deve funzionare a prescindere (resto dubbioso e le chiavi di lettura sul perché non vada le trovo interessanti dato che ho un problema che non riesco a risolvere: se simulo la citofonata ponticellando le due uscite del citofono mi arriva la bussata e la ricezione dell'input sul Raspberry tramite la routine fatta con python... Se scendo a citofonare fisicamente, il Raspberry non coglie la tensione).Quanto detto da Zzed è più che corretto: i relè elettromeccanci, allo stato solido, fototriac, ecc sono utilizzati in Output per contollare i carichi con la giusta separazione galvanica. Nulla toglie però che possano essere utilizzati per controllare degli input implementando techniche di antirimbalzo SW e/o HW (non è una buona "tecnica" di progettazione). Per quanto riguarda il non ricevimento della "bussata" hai già la risposta.
Citazione:Ti dico che chi si occupa di domotica potrebbe rabbrividire con la tua affermazione... ho una casa tutta domotizzata (ma cablata seria) e posso serenamente affermare che chi è del settore ritiene i prodotti IoT un'offesa quando accostati alla domotica..."Cablata seria" cosa vuol dire? Con cavi segnali elettrici e segnali non infiammabili ed antifumo inseriti in tubazione e/o corrugato, scatole derivazio, ecc, ? Sono state utilizzate apparecchiature di tipo industriale o meglio ancora a norme MIL (e solo queste farebbero veramente la differenza)?
La domotica è solo un aspetto dell"Internet delle cose" e non la sua finalità.