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Era publicizzato per 2A di corrente a 5V, contrariamente a prodotti uguali che dichiaravano 1A. Proprio per questo avevo suggerito di fare dei test con carichi superiori, tipo RPi3/4. Per terminare il progettino servirà un po di tempo, visto che i tempi di spedizione dalla Cina in Italia sono lunghi: molti dei componenti li ho acquistati in Cina. Il ciclo di carica/scarica delle LiPo è più complesso delle batterie di altro tipo: i caricabatterie sono più complessi, in particolare modo se devono caricare batterie in serie, e in fase di scarica la tensione non deve scendere al di sotto di un certo valore pena l'inutilizzo della batteria. In tutto questo è tassativo rispettare le correnti di carica/scarica max ammesse onde evitare la possibile produzione di gas interni con possibilità di esplosione.
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No, la rivelevazione della tensione/corrente di scarica è compito dell'INA219 che dialoga con il raspberry tramite bus I2c. Quando viene raggiunta la tensione minima (intorno ai 3V) il raspberry provvederà ad eseguire lo shutdown e con i circuiti aggiunti a scollegarsi dall'UPS (il raspberry anche in fase di shutdown assorbe da un minimo di 100 mA a circ 450 mA, dipende da come è stato settato per eseguire lo shutdown). Per la ricarica, gli IC utilizzati per realizzare quesri mini-ups si fermano a 4,2V che rappresenta la max tensione di carica avvenuta. Si trovano on line (un paio di euro) anche circuitini appositamente realizzati per connettersi alle LiPo garantendone la corretta carica/scarica. Un esempio è la batteria da 3,7V 3800mA del primo mini-UPS da te acquistato (e poi restituito) sulla cui sommità, vicino ai cavi rosso/nero, si poteva intravedere l'elettronica di controllo.
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12/12/2019, 10:43
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 12/12/2019, 10:58 da albertopolino.)
Vero, interessante. Ora debbo fare un po' mente locale per scegliere tra il buono subito e l'ottimo dopo, tenendo conto che debbo assentarmi e vorrei avere il tutto funzionante in modo affidabile. Ma quali sono i componenti che richiedono tempi così lunghi per la consegna?
Sto andando nel pallone. Riguardo l'ups di amazon, ella descrizione c'è sto che la massima corrente erogabile a 5 V è di 1A. Dove hai letto che, invece, è di 2A?
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Questa è l'ultima riga della descrizione del mini UPS:
"Esperienza facilitata con la porta USB a dc 5v 2.0a, e semplice interruttore per selezionare l'interfaccia a dc 9v/12V 2.5a; interfaccia poe unica di 15v/24V 1a"
Principalmente sono in attesa di Mosfet (diversi tipi) di potenza a canale P, il cui stato di conduzione può essere controllato con tensioni basse (da 2 V a 5V) e la cui resistenza, quando in conduzione, è di poche decine di milliohms (per garantire una bassa caduta di tensione tra Drain e Source: l'ideale sarebbe 0 ohm). Il problema che si può riscontrare nella maggior parte di questi piccoli UPS è che al ritorno della corrente (ovvero della 5V DC), il raspberry, se portato in shutdown, non riparte; è quindi necessario scollegarlo momentaneamente dalla 5V, oppure "utilizzare" il segnale di reset (una piazzola sul circuito stampato del raspberry, senza alcun pin saldato, presente dalla versione 2 alla 4) portandolo momentaneamente a massa. Sto, quindi, provando entrambe le soluzioni affinchè si possano adattare a diversi impieghi/ups. Ad esempio ho ancora il mini-ups, acquistato tempo fa, che alimenta l' RPi4: se questo viene portato in shutdown prima che la batteria sia scarica e poi si spenga l'ups, l'unico modo di riattivarlo, al ritorno della 5V, è quello di agire sull'interruttore ON/OFF presente sull'ups. Questa funzione può essere realizzata elettronicamente utilizando un po di componenti ed un Mosfet di potenza proprio come interruttore.
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Non serve aspettare la piena carica della batteria per alimentare il raspberry: è sufficiente che l'alimentatore/caricabatteria sia in grado di alimentare il raspberri e contemporaneamente caricare la batteria. Ad esempio ipotizziamo che un Pi4 assorba 900 mA e che la batteria dell'UPS necessiti di una corrente di carica di 1A (ricaricare la batteria in 3-4 h); l'alimentatore deve essere in grado di erogare min. 2A alla tensione di targa. Non vi è un solo modo per risolvere un problema: l'uso di un timer che faccia quello che dici va benisssimo e non è, ne inefficiente ne inelegante.