Ti riporto qualche mia esperienza, diretta e indiretta.
Ho un Raspberry in scatola all'esterno da diversi anni, acceso h24. Alla scatola (che era stagna) ho applicato due prese d'aria anti insetto (recuperate da un contenitore più grande industriale in dismissione) per dare un minimo di circolazione d'aria per convezione che aiuti anche a evitare la condensa. Ho applicato un piccolo sacchetto "silca gel" all'interno, probabilmente superfluo. nessun problema per le temperature (se non lo scollamento del dissipatore sulla CPU in estate, risolto usando del nastro biadesivo apposito invece del (pessimo) adesivo di serie. Nel nord Italia (massimo -10 negli ultimi anni) non ho mai avuto problem idi freddo, è più problematico il caldo, che bloccava il dongle wifi verso la fine del pomeriggio delle lunghe assolate giornate estive. Sostituito il PI1 con Pi3 solo per evitare il dongle, risolto il problema.
Raspberry (esperienza indiretta) resiste tranquillamente funzionante anche in un contenitore stagno trasparente dimenticato sul piazzale in asfalto rovente in estate in una città sud-amercana. quasi 90 gradi.
Raspberry (esperienza ancora più indiretta) resiste tranquillamente funzionante a temperature molto rigide, se alloggiato in un contenitore opportunamente coibentato. Basti pensare ai tanti voli su pallone sonda ionosferici. Ovviamente dipende da quanto calore auto.produce (modello e carico di lavoro), ma potrebbe vivere tranquillamente a -20, -30 -40 senza riscaldatori ausiliari. Se il contenitore è piccolo e ben isolato, l'auto-riscaldamento di alimentatore e raspberry lo mantengono a temperature consone per l'esercizio.
Per l'alimentazione da pannello fotovoltaico, il consumo indicato da Ippogrifo è quello di un Raspberry Pi 4 a pieno carico, mentre devi tenere conto del consumo medio del tuo utilizzo (immagino che una stazione meteo sia per la maggior parte del tempo con un consumo prossimo al minimo, che nel Pi 4 è intorno ai 3W. Inoltre, il Pi 4 è il meno indicato per un uso a batteria, Un Pi Zero, di Watt, ne consuma 1 al minimo e 1,7 al massimo (circa). Un microcontrollore, ancora meno.
Non mi tornano però i calcoli: prendendo il caso peggiore del Pi 4 e stando su un abbondante 5Wh di consumo, abbiamo circa 3,6kWh di consumo al mese.. stiamo dalla parte del giusto e teniamoci un po' di scorta, diciamo che ce ne servono 8 di kWh al mese, tra sensori e perdite in caricabatteria e convertitori e un buon margine di sicurezza.
Un pannello FTV standard da 120W dovrebbe produrre a quelle latitudini minimo 10kWh al mese, nei mesi peggiori , alle latitudini del nord Italia (nel
simulatore online che ho trovato, ammesso che sia veritiero, ho messo Aosta).. in realtà, con il freddo i pannelli non si surriscaldano e rendono meglio. Con una buona inclinazione (60°) si limita l'accumulo di neve sui pannelli, ma c'è da valutare l'eventuale esposizione al vento.
Se invece si usa lo Zero, ad esempio, possiamo tenere conto di un consumo 5 volte inferiore, in quel caso, la batteria indicata da ippogrifo potrebbe durare ben più di una settimana e potrebbe bastare un modello più piccolo e comune, come una batteria d'auto (sempre coibentata per il freddo, magari in spesso strato di materiale espanso).