08/11/2021, 23:27
Debian, la versione di Linux, su cui si basa Raspberry Pi OS, ottiene un aggiornamento di versione. Dopo "Buster", arriva ora "Bullseye" (i nomi di Debian sono ispirati ai personaggi dei film di Toy Story, Bullseye era il cavallo di Woody in Toy Story 2).
Oggi esce quindi Raspberry Pi OS basato su Debian Bullseye.
Differenze
Come tradizione, le differenze più grandi, sono quelle "sotto al cofano", quelle che non si vedono, ma non per questo meno importanti. In particolare, Raspberry Pi OS ha subito ulteriori modifiche rispetto a quelle Debian, perché ha personalizzazioni per un miglior supporto dell'hardware (che non è certo quello di un classico pc).
Ora, tutte le componenti del desktop utilizzano GTK+3 (prima era GTK+2), questo cambiamento di è reso necessario per supportare le applicazioni più recenti che funzionano solo con GTK+3, tuttavia, alcune cose erano state fatte in GTK+2 con funzioni che nel 3 non sono presenti, è stato quindi necessario adattarle in qualche modo, e hanno fatto in modo di mantenere l'aspetto il più simile possibile. Piccole differenze grafiche, quindi, nei componenti del desktop, widget, schede..
Cambia anche il gestore delle finestre. E questa non è una modifica proprio da poco. Il gestore delle finestre si occupa di disegnare le finestre e il loro titolo sullo schermo. Per supportare GTK+3, il gestore openbox, usano fino a ora, non andava più bene, e si è scelto mutter. E' un gestore di finestre di tipo compositing, come quelli moderni: invece di disegnare individualmente le cornici delle finestre direttamente sulle finestre esistenti sullo schermo, disegna tutte le finestre in un buffer di memoria fuori dallo schermo, e crea un'immagine completa per l'intero schermo. Questa viene quindi inviato all'hardware per essere visualizzata. Questo porta vantaggi e svantaggi: Ad esempio, consuma molta RAM, e tutto il giochino, può essere fatto solo sui modelli con almeno 2GB di RAM. Come vedete, è un attimo giocarsi la RAM, e ci si è fumati in un secondo Tutti i Raspberry Pi precedenti al Pi 4. Sugli altri modelli, non è che Blueseye non funzionerà, ma funzionerà con il "vecchio" openbox, senza i vantaggi di mutter. Ah, si, i vantaggi: gestire tutto come una unica immagine permette effetti altrimenti complicati, come ombreggiatura delle finestre e animazioni di apertura/chiusura, angoli arrotondati ecc. Indispensabili? no, ma usare un gestore di tipo composer servirà anche in futuro per passare a qualcosa di più moderno di X Window, in un futuro, anche se probabilmente non prossimo.
Una bella novità, sarà un sistema di notifiche integrato nell'OS. Verranno visualizzate in finestra nell'angolo in alto a destra dello schermo, possono essere usate dall'OS o da altre applicazioni.
Finalmente, arriva un tool per l'aggiornamento automatico del sistema operativo, ora possibile anche senza utilizzare il terminale. Mantenere aggiornato un OS, oggi come oggi, significa anche mantenerlo sicuro.
tra gli aggiornamenti più importanti c'è senza dubbio il driver video KMS. Da sperimentale, diventa il driver di default. KMS è i lsistema standard per controllare il collegamento a un display, cioè passare dal Kernel. Mentre prima era closed source e proprietario, questa modifica rende l'OS un po' più open: Qualsiasi app scritta per KMS, funzionerà ora su Raspberry Pi, senza dover fare versioni specifiche. In più, ora tutti i driver video Raspberry Pi sono parte integrante del Kernel Linux, quindi tutti possono integrarli, modificarli, migliorali.
E a braccetto, troviamo un nuovo driver della fotocamera. Anche qui, il driver proprietario dei Raspberry Camera Module è stato sostituito da libcamera, un'API Linux standard. Anche qui: meno codice chiuso e più possibilità per chi produce hardware di integrare i dirver per far funzionare il loro prodotto.
Come averlo sul proprio Raspberry?
Ecco, le modifiche sono così sostanziali, che la Fondazione Raspberry Pi, sconsiglia decisamente un upgrade di una precedente installazione, ma suggerisce una nuova installazione da zero (dopo opportuno Backup della SD per mantenere copia si un sistema funzionante nel caso qualcosa andasse storto).
Raspberry Pi Imager è già stato aggiornato con la nuova versione,
oppure si può scaricare il file immagine qui
Fonte, il blog sul sito ufficiale