• Benvenuti su RaspberryItaly!
Benvenuto ospite! Login Login con Facebook Registrati Login with Facebook


Valutazione discussione:
  • 0 voto(i) - 0 media
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5

[-]
Tags
dubbio raspberry nextcloud e

Nextcloud e Raspberry (dubbio)
#1
Lightbulb 
Ciao a tutti, è la prima volta che scrivo sul forum e spero di aver scelta la giusta categoria. Vorrei avvicinarmi all'uso del Raspberry, mi ha incuriosità il fatto che è possibile utilizzare software come Nextcloud e altri strumenti che possono essere condivisi nella rete locale. Vorrei capire questo, esiste la possibilità di far girare nextcloud e contemporaneamente altri software o tools o è necessario destinare una singola scheda SD per ogni strumento che vogliamo utilizzare?
Mi piacerebbe capire meglio come sfruttare questo micro-computer in una dimensione di casa, per esempio sfruttare anche il filtro web Pi-hole tra i tanti.
Vi ringrazio per il vostro tempo e il vostro supporto
Antonio Idea
Risposta
#2
Ciao Antony, benvenuto.
Dunque, Raspberry Pi è un computer, piccolo piccolo, ma pur sempre un computer completo e moderno, in grado di far funzionare un sistema operativo (più di uno, in realtà) e di operare in multitasking.
Questo significa che, in linea di massima, ogni Raspberry Pi può assolvere contemporaneamente a più compiti, esattamente come un comune PC, entro i limiti della sua potenza.
Diciamo che ci sono principalmente tre "modi d'uso":

- Distribuzione dedicata al compito specifico: era il modo più diffuso con i primi modelli di Raspberry Pi, una distribuzione software dedicata ottimizzata per un utilizzo specifico, per sfruttare al meglio le risorse hardware, caricando e usando solo quel che serve per quel compito (esempio: distribuzioni dedicate al mediacenter, senza desktop, ma con Kodi)
- Uso desktop: similarmente a un PC o un MAC, viene caricato un sistema operativo completo, su cui poi puoi mettere i programmi che preferisci, e possono funzionare contemporaneamente . Chiaramente richiede più risorse, e spesso non era la soluzione consigliata con i primi modelli, Diciamo che è una strada percorrribile dal Raspberry Pi3 e Pi 4 in poi.
- Docker: con sistemi come questo, è possibile aggiungere software che girano in un proprio ambiente indipendente. Questo rende semplice e sicuro aggiungere e togliere software senza sporcare il sistema e mantenendo una sicurezza elevata.

Diciamo che mi pare di capire che vorresti usare Raspberry Pi più che altro come server casalingo che offra determinati servizi. E' uno dei compiti che storicamente riesce a ricoprire meglio. Se non ti spaventa la linea di comando (dopotutto, a un server non serve il desktop e ogni servizio può avere le sue interfacce web di uso e configurazione, raggiungibili da remoto, tipo i router), ti consiglierei di dare una occhiata a diet-pi, una distribuzione software minimale, leggerissima e che permette, da semplici menù a linea di comando, di installare modularmente, molti tra i software più diffusi, in maniera davvero semplice (tra questi sono compresi Nextcluod e pi-hole, e molto altro)
Risposta
#3
Ciao Zzed, grazie per aver trovato il tempo di rispondermi sul forum. Se ho ben capito, la distro Diet-Pi può funzionare come base/sistema operativo per far girare più strumenti come Nextcloud ed altro? Inoltre vorrei chiederti quale versione del Raspberry avrebbe senso acquistare dal tuo punto di vista, considerando l'utilizzo in formato server casalingo. Grazie

(27/09/2022, 23:37)Zzed Ha scritto: Ciao Antony, benvenuto.
Dunque, Raspberry Pi è un computer, piccolo piccolo, ma pur sempre un computer completo e moderno, in grado di far funzionare un sistema operativo (più di uno, in realtà) e di operare in multitasking.
Questo significa che, in linea di massima, ogni Raspberry Pi può assolvere contemporaneamente a più compiti, esattamente come un comune PC, entro i limiti della sua potenza.
Diciamo che ci sono principalmente tre "modi d'uso":

- Distribuzione dedicata al compito specifico: era il modo più diffuso con i primi modelli di Raspberry Pi, una distribuzione software dedicata ottimizzata per un utilizzo specifico, per sfruttare al meglio le risorse hardware, caricando e usando solo quel che serve per quel compito (esempio: distribuzioni dedicate al mediacenter, senza desktop, ma con Kodi)
- Uso desktop: similarmente a un PC o un MAC, viene caricato un sistema operativo completo, su cui poi puoi mettere i programmi che preferisci, e possono funzionare contemporaneamente . Chiaramente richiede più risorse, e spesso non era la soluzione consigliata con i primi modelli, Diciamo che è una strada percorrribile dal Raspberry Pi3 e Pi 4 in poi.
- Docker: con sistemi come questo, è possibile aggiungere software che girano in un proprio ambiente indipendente. Questo rende semplice e sicuro aggiungere e togliere software senza sporcare il sistema e mantenendo una sicurezza elevata.

Diciamo che mi pare di capire che vorresti usare Raspberry Pi più che altro come server casalingo che offra determinati servizi. E' uno dei compiti che storicamente riesce a ricoprire meglio. Se non ti spaventa la linea di comando (dopotutto, a un server non serve il desktop e ogni servizio può avere le sue interfacce web di uso e configurazione, raggiungibili da remoto, tipo i router), ti consiglierei di dare una occhiata a diet-pi, una distribuzione software minimale, leggerissima e che permette, da semplici menù a linea di comando, di installare modularmente, molti tra i software più diffusi, in maniera davvero semplice (tra questi sono compresi Nextcluod e pi-hole, e molto altro)
Risposta
#4
Oggi non è che puoi scegliere chissà quali modelli.
Ma non dovendo sostenere un sistema operativo completo, pur non conoscendo a fondo i software cistati, direi che dal Raspberry Pi 2 in su, come prestazioni, siano sufficienti. Per nextcloud farebbe comodo la porta gigabit di Pi4 (ammesso di avere tutta la rete casalinga gigabit)
Risposta
  


Vai al forum:


Navigazione: 1 Ospite(i)
Forum con nuovi Post
Forum senza nuovi post
Forum bloccato
Forum Redirect