Si, Raspberry Pi è piuttosto schizzinoso con le tensioni, si aspetta una tensione stabilizzata e abbastanza precisa , se sotto un certo range, lo segnala, spesso funziona tutto semza problemi lo stesso, ma può essere un primo indice di "allarme" sull' alimentatore.
Mi spiego: spesso, i caricabatteria per cellulare economici non vanno troppo per il sottile per tensione e qualità di questa: per una batteria, non è così importante, si carica anche con una tensione pulsante.
Mentre Per un computer come Raspberry Pi, che non può permettersi una sezione di ingresso molto raffinata, in grado di stabilizzare, "pulire" e sistemare i livelli dell'alimentazione, è molto più importante avere un alimentatore e un cavo di alimentazione, di grande qualità (per questioni di prezzo: non avrebbe senso un computer a 35$ di cui la metà sono spesi per la sezione di alimentazione, ad esempio)-
Generalmente, non amo i kit dei venditori: su Raspberry Pi che è a prezzo fisso, hanno un guadagno esiguo, spesso fanno i kit riempiendoli di accessori di poco valore per poter ricaricare di più su quelli e avere cos' un guadagno totale sul kit più ragguardevole di quello concesso dal solo Raspberry. Sono andato a vedere i kit di quel venditore e quando ho visto il cavetto di alimentazione con l'interruttore sul filo, sono inorridito. Quei cavi, di solito, sono pessimi. Vabbo bene per le abat.jour, non per un dispositivo elettronico che funziona a 5V (5,1 in verità, il Pi4). Dopo un po' l'ossidazioni dei contatti dello switch comporta una caduta di tensione che non è più trascurabile. E in corrente continua, con correnti in gioco cos' basse, l'ossidazione è davvero un problema (anche sul GPIO, per esperienza):
Prima cosa, se ti è possibile, sostituisci il cavo di alimentazione con un buon cavetto USB d iqualità, certificato per almeno 3A.
Seconda cosa, vedo che non c'è l'alimentatore originale, ma uno "specificatamente progettato per Pi4).. Ok, anche io ho alimentatori originali e non,
Gli originali non hanno mai un problema, quelli non originali, dipende. Mi è capitato con 2 alimentatori identici di RS che uno comportasse la segnalazione di tensione bassa e uno no. Anche qui, tolleranze costruttive troppo imprecise fanno ì che la tensione di uscita in un caso sia nel range corretto, mente nell' altro, no.
Diciamo che va un po' a fortuna, in certi casi. Ora ho preso l'abitudine di testare la tensione di tutti gli alimentatori USB, sia a vuoto che sotto carico. Anche lì: due alimentatori USB multipli identici, uno bianco per mia moglie, uno nero per me. Quello di mia moglie è da 5,15 a 5,10V, va benissimo per caricare tutti i dispositivi, e sarebbe probabilmente ottimo anche per Raspberry, il mio, va da 4,95 a 4,75V. SI comporta comunque bene nel caricare le batterie (al litio hanno comunque una tensione di 3,7V, quindi va bene) se dovessi usarli su Raspberry, probabilmente avrei dei problemi anche usando un buon cavo. Ovviamente le ho proposto di fare cambio.. Inutilmente: lei vuole quello BIANCO!
Perdonami la parentesi, era per raccontare un aneddoto.
In sostanza i miei consigli sono:
1) cambia il cavo
2) se non si può o se non sortisce effetti, cambia alimentatore con uno Raspberry Pi originale
3) tieni conto che se hai solo la segnalazione e nessun altro problema (instabilità, corruzioni di SD, blocchi, ecc), potrebbe funzionare tranquillamente così per anni. Tieni anche conto che gli alimentatori invecchiano (in particolare i condensatori al loro interno, che tendono a sciugarsi, se elettrolitici), più lentamente anche i cavi, e vengono influenzati dalla temperatura. l'alimentatore "buono" della coppia di RS identici di cui accennavo sopra, alimenta da anni il mio mediacenter. Ora, dopo anni di onorato servizio, mi sono accorto che al boot segnala la tensione bassa. Ma solo quando la temperatura in casa è elevata. probabilmente con il passare del tempo questa segnalazione sarà sempre più presente, anche a temperature più umane, fino a diventare fissa, e poi magari l'alimentatore comincerà a non riuscire più a erogare 5V..e tra qualche tempo dovrò cambiarlo.