usare la wifi del raspberry come AP non è proprio ideale.
ma se vuoi procedere allroa ti sconsiglio zs, che è più idoneo per gestire una rete completa.
a questo link
https://geekonerd.blogspot.com/2017/09/t...-pi-3.html
soprattutto al punto 3 ti spiega come si fa ad avere un ap sul pi.
trascrivo qui anche la procedura.
3. pi 3 come Access Point
Il passo iniziale per trasformare il raspberry pi 3 in un Access Point (o Wi-Fi Extender) è quello di installare due utility chiamate hostapd e le bridge-utils.
Il primo tool consente la creazione vera e propria del punto di accesso per dispositivi esterni, mentre il secondo pacchetto consente di dirottare il traffico in entrata sull'interfaccia di rete Wi-Fi a quella ethernet (e quindi al
router, visto che il pi 3 è connesso ad esso via cavo LAN) fornendo connettività internet a qualsiasi device si connetti al pi.
Il comando
Codice:
sudo apt-get install hostapd bridge-utils
permette di ottenere l'occorrente e, prima di procedere oltre, occorre bloccare il demone di hostapd appena installato con il comando sudo systemctl stop hostapd visto che va appositamente configurato prima di poter essere utilizzato.
L'idea è quella di sfruttare le due interfacce di rete (eth0 e wlan0) creando un ponte tra di loro, impedendo -tra l'altro- al sistema operativo di associare a tali interfacce eventuali indirizzi IP in maniera automatica. Si dovrà perciò creare un bridge vero e proprio tra eth0 e wlan0 al quale poi il
router assegnerà un indirizzo IP, e sarà lui a gestire tutta la connettività.
Con il comando
Codice:
sudo brctl addbr br0
verrà creata la nuova interfaccia di rete bridge (denominata br0),
e con il comando
Codice:
sudo brctl addif br0 eth0 wlan0
si potranno associare a questo nuovo bridge br0 le due interfacce ethernet e Wi-Fi.
Il passo successivo è quello di indicare il bridge al sistema operativo:
con il comando
Codice:
sudo nano /etc/network/interfaces
si aprirà il file di configurazione delle interfacce di rete, e alla fine di esso vanno aggiunte le seguenti configurazioni:
Codice:
iface eth0 inet manual
iface eth0 inet6 manual
iface wlan0 inet manual
iface wlan0 inet6 manual
auto br0
iface br0 inet manual
bridge_ports eth0 wlan0
Per chiudere e salvare le modifiche basta usare la combinazione di tasti Ctrl + X, quindi digitare y ed infine premere il tasto invio.
Non è tutto: sarà necessario istruire il servizio DHCP affinché ignori le interfacce di rete eth0 e wlan0 sfruttate dal bridge e allo stesso tempo fare in modo che DHCP assegni un indirizzo IP statico al bridge stesso. Entrambe le configurazioni vanno effettuate nel file dhcpcd.conf
con il comando
Codice:
sudo nano /etc/dhcpcd.conf
inserendo al suo interno, alla fine di tutto, le seguenti istruzioni:
Codice:
denyinterfaces eth0 wlan0
interface br0
static ip_address=192.168.1.200/24
static routers=192.168.1.1
static domain_name_servers=192.168.1.1 8.8.8.8
Nota: se il
router assegna indirizzi IP in una rete privata differente dalla 192.168.1.X ovviamente andranno modificati gli indirizzi con quelli corretti. Inoltre si è scelto l'indirizzo 192.168.1.200 per evitare possibili collisioni con altri indirizzi IP che il
router assegna automaticamente, ma è possibile utilizzare qualsiasi indirizzo si voglia.
Per chiudere e salvare le modifiche basta usare la combinazione di tasti Ctrl + X, quindi digitare y ed infine premere il tasto invio.
A questo punto è necessario configurare hostapd cosicché il pi 3 possa trasformarsi effettivamente in un Access Point. Va creata una nuova configurazione
tramite il comando
Codice:
sudo nano /etc/hostapd/hostapd.conf
il quale andrà a creare un nuovo file al cui interno vanno specificati i seguenti parametri:
Codice:
interface=wlan0
bridge=br0
#driver=nl80211
ssid=NomeDellaWiFi
hw_mode=g
channel=7
wmm_enabled=0
macaddr_acl=0
auth_algs=1
ignore_broadcast_ssid=0
wpa=2
wpa_passphrase=PasswordDellaWiFi
wpa_key_mgmt=WPA-PSK
wpa_pairwise=TKIP
rsn_pairwise=CCMP
Nota: in SSID è possibile inserire il nome desiderato per la nuova rete che verrà generata dal pi 3 ed in wpa_passphrase la rispettiva password. Da notare anche i primi due parametri, interface e bridge, che specificano interfaccia e bridge che ricevono e gestiscono le richieste.
Per chiudere e salvare le modifiche basta usare la combinazione di tasti Ctrl + X, quindi digitare y ed infine premere il tasto invio.
Una volta creato il file esso va associato al tool hostapd:
con il comando
Codice:
sudo nano /etc/default/hostapd
si può modificare la configurazione di default del tool
e va sostituita la linea
Codice:
#DAEMON_CONF con DAEMON_CONF="/etc/hostapd/hostapd.conf"
cosicché il programma possa conoscere il percorso completo del file di configurazione poc'anzi creato.
Per chiudere e salvare le modifiche basta usare la combinazione di tasti Ctrl + X, quindi digitare y ed infine premere il tasto invio.
Il passaggio finale consiste nell'avvio di hostapd
tramite il comando
Codice:
sudo service hostapd start
più un rapido riavvio del pi 3
tramite il comando
così da poter verificare che tutto sia correttamente funzionante.
Dopo un'attesa di qualche istante dovrebbe essere possibile rilevare tra le reti Wi-Fi disponibili intorno (controllando su PC, telefonino, tablet o qualsiasi altro device) l'Access Point appena creato e connettersi ad esso tramite la password specificata.
A questo punto quello che succede è che qualsiasi dispositivo esterno può collegarsi al vostro
router in due modi: o in quello "tradizionale" quindi tramite connessione diretta (ethernet o Wi-Fi) come è stato sempre possibile finora; oppure sfruttando l'Access Point generato dal pi 3 che, così configurato, funge fondamentalmente da secondo
router. Ciò permette effettivamente di poterlo usare:
1) sia per aggiungere connettività wireless a modem che magari non la hanno o a cui si vuole tenerla spenta per motivi vari; oppure
2) consentire di muovere il pi 3 in giro per casa (collegandolo al
router via cavo ethernet oppure sfruttando un dongle USB Wi-Fi che, ovviamente, va configurato adeguatamente) per avere un Extender della rete domestica e coprire con il Wi-Fi aree altrimenti mal servite; o, ancora,
3) come semplice rete Guest senza l'obbligo di condividere SSID e password principali del vostro
router con estranei. Chiaramente configurando un firewall sul pi 3, oppure impostando particolari restrizioni ulteriori, è possibile limitare e/o controllare il traffico e quant'altro in aggiunta a quanto visto finora.