il consiglio è semplice: Raspberry Pi Camera Module.
La camere USB tipo webcam, spesso non raggiungono le stesse prestazioni per problemi di driver (su ogni Raspberry) e di hardware (USB troppo lente e condivise, sui modelli precedenti al Pi 4)
Collegandosi al connettore CSI dedicato, invece, il Pi Camera Module è connesso direttamente alla GPU, e ne può sfruttare l'accelerazione hardware, producendo filmati fino a 1080p a 30fps.
Il modulo ufficiale è alla Versione 2 e ora ha un sensore da 8Mpixel. Si trovano, negli store orientali, anche moduli camera compatibili da 5Mpixel, di fatto dei cloni della prima versione del modulo camera ufficiale. Questi li trovi anche con lente wide, o con la camera distaccabile (circa 1cm x 1 cm) utile nei casi in cui la camera va nascosta o mimetizzata in piccoli spazi. vanno benissimo: le prestazioni video sono le medesime, le prestazioni fotografiche leggermente inferiori come risoluzione massima, perché hanno un sensore con un numero minori di pixel. Costano meno di 10 euro, di solito. Direi perfette per i primi esperimenti.
Nessuna di queste camere ha il sensore di movimento: la rilevazione di movimento da una
videocamera si fa via software calcolando quanti pixel variano da un fotogramma all'altro (tipo con Motion o OpenCV).
E le versioni sono 2: normale o con visione notturna IR. Una è adatta all'uso diurno, l'altra a quello notturno. Non esiste una versione che faccia entrambi (sebbene puoi giocare con i filtri di colore per rendere accettabile quella IR anche di giorno). La differenza sta nel filtro ottico per i raggi infrarossi. Nelle mie IP cam il filtro viene messo o tolto meccanicamente da un servomotore a seconda della luce, in queste piccole cam solo sensore e poco più, il filtro è fisso.
Piccola nota sulla visione notturna: è una camera che vede i raggi infrarossi riflessi dagli oggetti. Significa che se posta in una stanza completamente buia, non vedrai nulla. Se posta in una stanza buia e aggiungi un illuminatore IR (invisibile all'occhio umano, ma non alla telecamera) vedrai l'ambiente come illuminato da un faretto, ma in scala di grigi.
Il cavo in dotazione è 15cm sui moduli ufficiali, a volte anche 30cm su quelli clone. A parte si può comprare cavo a nastro più lungo (c'è chi ha provato un metro, che più o meno è i llimite del buon funzionamento). il consiglio è proprio di mettere il Raspberry dove serve (è piccolo).
Se tu ne volessi collegare due, è dalla notte dei tempi che si affacciano, in crowfounding o meno, progetti per sdoppiare il bus CSI o DSI (per il display). COme quello qui sotto, ancora con il GPIO a 26pin:
Però, alla fine, il costo supera abbondantemente il costo di un secondo Raspberry (sopratutto se consideri che uno Zero cosa 5 euro), e in più, bisognerebbe multiplexare le camere (se più di due) per usarle non in contemporanea ma in rapida alternanza.. Mentre la visione stereo è supportata da Raspbian fina dal 2014.
In alternativa, il Raspberry Compute module 3, supporta due videocamere. Ma.. è privo di porte, ha solo slot uguale a quello so-dimm per connettersi a schede di supporto. Una di queste schede di supporto, è progettata specificatamente per la visione stereoscopica e lo dota quindi della possibilità di collegare due camera module, di una porta ethernet, USB, HDMI, micro SD e un GPIO completo. Si chiama stereopi,
qui il suo sito ufficiale.
(il Raspberry Pi compute module è sotto, infilato in uno slot, non si vede in foto)