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un paio di info videocamera

Videocamera, un paio di info
#1
Quale videocamera mi consigliate per giocare un po' con un RPi3?
Hanno tutte il sensore di movimento e la visione notturna?
Ne ho vista una al secondo posto nella ricerca su amzon a 13euro (5Mpx) con tanto di custodia in plexiglass... potrebbe andare?

E se volessi usarla per rilevare movimenti di notte (e registrare e/o fotografare e farmi avvisare sul cell) nome faccio col cavo in dotazione di 15cm??? Non è che posso mettere il RB dove voglio!! Dovrei allungare il cavo...

Ultima domanda: e se ne volessi collegare DUE al RB come dovrei fare?
Risposta
#2
il consiglio è semplice: Raspberry Pi Camera Module.
La camere USB tipo webcam, spesso non raggiungono le stesse prestazioni per problemi di driver (su ogni Raspberry) e di hardware (USB troppo lente e condivise, sui modelli precedenti al Pi 4)
Collegandosi al connettore CSI dedicato, invece, il Pi Camera Module è connesso direttamente alla GPU, e ne può sfruttare l'accelerazione hardware, producendo filmati fino a 1080p a 30fps.
Il modulo ufficiale è alla Versione 2 e ora ha un sensore da 8Mpixel. Si trovano, negli store orientali, anche moduli camera compatibili da 5Mpixel, di fatto dei cloni della prima versione del modulo camera ufficiale. Questi li trovi anche con lente wide, o con la camera distaccabile (circa 1cm x 1 cm) utile nei casi in cui la camera va nascosta o mimetizzata in piccoli spazi. vanno benissimo: le prestazioni video sono le medesime, le prestazioni fotografiche leggermente inferiori come risoluzione massima, perché hanno un sensore con un numero minori di pixel. Costano meno di 10 euro, di solito. Direi perfette per i primi esperimenti.

Nessuna di queste camere ha il sensore di movimento: la rilevazione di movimento da una videocamera si fa via software calcolando quanti pixel variano da un fotogramma all'altro (tipo con Motion o OpenCV).
E le versioni sono 2: normale o con visione notturna IR. Una è adatta all'uso diurno, l'altra a quello notturno. Non esiste una versione che faccia entrambi (sebbene puoi giocare con i filtri di colore per rendere accettabile quella IR anche di giorno). La differenza sta nel filtro ottico per i raggi infrarossi. Nelle mie IP cam il filtro viene messo o tolto meccanicamente da un servomotore a seconda della luce, in queste piccole cam solo sensore e poco più, il filtro è fisso.
Piccola nota sulla visione notturna: è una camera che vede i raggi infrarossi riflessi dagli oggetti. Significa che se posta in una stanza completamente buia, non vedrai nulla. Se posta in una stanza buia e aggiungi un illuminatore IR (invisibile all'occhio umano, ma non alla telecamera) vedrai l'ambiente come illuminato da un faretto, ma in scala di grigi.

Il cavo in dotazione è 15cm sui moduli ufficiali, a volte anche 30cm su quelli clone. A parte si può comprare cavo a nastro più lungo (c'è chi ha provato un metro, che più o meno è i llimite del buon funzionamento). il consiglio è proprio di mettere il Raspberry dove serve (è piccolo).
Se tu ne volessi collegare due, è dalla notte dei tempi che si affacciano, in crowfounding o meno, progetti per sdoppiare il bus CSI o DSI (per il display). COme quello qui sotto, ancora con il GPIO a 26pin:
[Immagine: Kf59i.jpg]
Però, alla fine, il costo supera abbondantemente il costo di un secondo Raspberry (sopratutto se consideri che uno Zero cosa 5 euro), e in più, bisognerebbe multiplexare le camere (se più di due) per usarle non in contemporanea ma in rapida alternanza.. Mentre la visione stereo è supportata da Raspbian fina dal 2014.

In alternativa, il Raspberry Compute module 3, supporta due videocamere. Ma.. è privo di porte, ha solo slot uguale a quello so-dimm per connettersi a schede di supporto. Una di queste schede di supporto, è progettata specificatamente per la visione stereoscopica e lo dota quindi della possibilità di collegare due camera module, di una porta ethernet, USB, HDMI, micro SD e un GPIO completo. Si chiama stereopi, qui il suo sito ufficiale.
[Immagine: stereopi_top_noted_2_1280.jpg]
[Immagine: stereopi_2.jpg]

(il Raspberry Pi compute module è sotto, infilato in uno slot, non si vede in foto)
Risposta
#3
Non so allora come pensare a progetti di RB con uso telecamera. Non sembra un gestore remoto di una videocamera, ma quasi una parte di essa.
Lo tengo in un punto della casa che al momento mi è congeniale. E già mi scoccia pensare che forse dovrei spostarlo vicino/dietro la tv per usarlo anche un po' come media center (dove il segnale wifi è inferiore e l'estetica e la praticità mi vengono meno).

Se penso a usare la videocamera ecco che arriva un altro spostamento!! Confused

Mah....  girellando un po' su gooogle ho visto di molta gente che ci costruisce impianti di allarme casalinghi. Forse non ho letto  io a fondo i progetti, ma com'è possibile allora?  In una casa da un centinaio di mq ci vorrebbero almeno 3 telecamere interne e 4 esterne (oltre che una manciata di altri sensori).
Da quello che dici tu è impossibile centralizzare il tutto in un unico RB. Ce ne vorrebbero tanti...!?!? Da raddoppiare per via di giorno e notte etc.. Si va a numeri oltre i 20 RB!!
Per non parlare della lunghezza dei cavi. Altra grossa limitazione.
Risposta
#4
Spesso si travisa la natura di RaspberryPi (computer educativo). RaspberryPi costa 35$, da solo non può sostituire un impianto antifurto da migliaia di euro un sistema di videosorveglianza da altre migliaia di euro, e contemporaneamente fare anche da mediacenter. Puoi usare delle ipcam, e RaspberryPi può ricevere le loro immagini e analizzare il movimento e occuparsi della loro archiviazione e condivisione (ma io ho scelto un NVR fisico, basato su Linux). La scheda SD su cui si basa RaspberryPi, è un supporto molto delicato, basta uno sbalzo di tensione a renderla illeggibile. Occorre tenerne conto in compiti come antifurto o videosorveglianza, che ritengo non adattissimi a un sistema basato su SD. Per il resto puoi usare camere usb, ma anche li, il cavo non può essere lungo più di qualche metro, e le prestazioni saranno inferiori. Ti ho detto quello che so, lascio la parola a chi è più esperto. Nel frattempo, se vuoi, posta qualche guida di queste che hai visto, così da commentarla assieme.

Inviato dal mio Redmi Note 8 utilizzando Tapatalk
Risposta
#5
(28/04/2020, 14:08)Zzed Ha scritto: Spesso si travisa la natura di RaspberryPi (computer educativo). RaspberryPi costa 35$, da solo non può sostituire un impianto antifurto da migliaia di euro un sistema di videosorveglianza da altre migliaia di euro, e contemporaneamente fare anche da mediacenter.

Beh... E' vero... Non si può pretendere troppo.
A livello "antifurtistico" più che sostituire direi "integrare". Proprio per la delicatezza non può essere l'impianto antifurto principale.
Magari un impianto serio ma sprovvisto di telecamere pensavo potesse essere integrato col RB.
Invece No, errore mio... Peccato.


Però ho avuto anche questa esperienza, che mi faceva pensare che il RB potesse aiutare, sopravvalutandolo ... Quattro anni fa presi dalla cina una Xiaomi Yi Home Camera wifi (ma alimentata tramite usb) pagata una ventina di euro (e accantonata fino a un mese fa perchè non riuscivo a gestire il firmware) e con una applicazione gratis posso vedere in diretta sia di giorno che di notte (infrared... non so chi dia l'illuminazione ma si vede al buio molto bene in b/n, come dicevi tu) dentro la mia rete di casa, e immagino anche da fuori se apro qualche porta del router. Inoltre rileva il movimento e scatta foto o registra filmato. In più potrebbe mandare notifiche push o un messaggio ma questi a me non funzionano perchè la versione cinese con firmware modificato ha dei problemi.
Di notte mi ha pure registrato un filmato di una farfallina che gli andava incontro (forse attirata dal suo led blu sempre acceso).
Io ne ho solo una, ma l'applicazione gestirebbe anche tante videocamere.
Magari ad oggi si è pure evoluta, o ce ne sono altre migliori, chissà.


---
Il tutto, guardando nell'ottica dell'antifurto, sempre a prescindere dall'antijamming o come si chiama, a prescindere dalla linea telefonica, a prescindere dalla corrente... Sempre quindi rimanendo in ambito non professionale ma hobbistico o hobbistico evoluto...
Risposta
#6
La telecamera che citi, ha anche dei LED per l' illuminazione IR (8 o 12, a seconda del modello), probabilmente nascosti dalla parte nera traslucida attorno all'obbiettivo. Molto probabilmente era la luce di quei LED (a noi invisibili) a attirare la piccola falena.
Questo che hai, è un'ottimo prodotto, e un ottimo esempio per spiegare la diversa natura di un prodotto commerciale e Raspberry Pi:

-da un lato ci sono i prodotti specifici progettati per compiti specifici. Spesso sono imbattibili come praticità e prezzo e (sopratutto se Xiaomi ci mette lo zampino) hanno anche delle funzioni molto interessanti (AI, accesso al cloud, ecc). Devono essere efficienti: i llor oscopo è vendere per fare profitto, e meglio assolvono al loro compito specifico, e meglio è.

-dall'altro c'è Raspberry Pi, che non è un prodotto specifico o finito, che è fornito nudo e crudo (sia fisicamente che metaforicamente). Certo, può essere usato per molte cose, ma non batterà mai un prodotto specifico, che resta più pratico e a volte più economico se si considera tutto (packaging, alimentazione, accessori). Raspberry non ha un design ricercato (diciamo pure che ne ha uno solo prettamente funzionale), non ha grosse strutture di supporto (come una struttura di cloud o algoritmi AI studiati internamente), non ha una serie di prodotti con cui si lega alla perfezione perché progettati assieme. Raspberry Pi non è prodotto da un gigante dell'elettronica di consumo che ha tutte queste cose. E' prodotto da una fondazione benefica che ha circa 150 dipendenti e nemmeno un sito produttivo. C'è chi si fa una portatile con Raspberry o un NAS. Spesso si ottiene un prodotto artigianale, senza il design e le funzioni strutturate dei prodotti commerciali, e se si conta tutto, comprese le ore perse a lavorarci, costa di più. Ma dalla sua Raspberry Pi ha la versatilità, una propensione per l'insegnamento, con risorse per gli educatori, per gli insegnanti e per i bambini, una enorme community mondiale non paragonabile a nessun prodotto commerciale, e, naturalmente, la programmabilità.
La telecamera Xiaomi fa da sola il riconoscimento del movimento e delle persone grazie agli algoritmi di AI integrati, Se domani volessi una telecamera che riconoscesse i piccioni, invece delle persone, per spaventarli, non la troveresti, sul mercato. Con Raspberry Pi puoi utilizzare un algoritmo di IA open source e istruirlo per riconoscere i piccioni. O, molto più semplicemente, scattare una fotografia nel momento esatto in cui c'è un evento sul GPIO (fotofinish, uso sportivo, esperimenti scientifici, osservazione di fenomeni fisici a scopo educativo), o riprendere in slow motion a 120 fps, cose che una comune telecamera da videosorveglianza non può fare.
Risposta
  


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