29/11/2019, 16:32
Verificare stato delle connessioni
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02/12/2019, 21:50
(29/11/2019, 16:32)albertopolino Ha scritto:(29/11/2019, 15:12)ippogrifo Ha scritto: Non so che dire, è veramente molto strano. Vedi se non spedicono in Italia a priori o se è il risultato della "guerra" commerciale.
blackout Friday. Ora è andato
Arrivato il mini-usb https://www.amazon.it/dp/B07TBKVLKX/ref=...WBBDP?th=1 e messo subito ad alimentare un raspberry zero. Vedo come risponde nelle prossime 24 ore e dopo io qualche test, su tuo suggerimento, per vagliarne la validità.
04/12/2019, 22:24
(02/12/2019, 21:50)albertopolino Ha scritto:(29/11/2019, 16:32)albertopolino Ha scritto:(29/11/2019, 15:12)ippogrifo Ha scritto: Non so che dire, è veramente molto strano. Vedi se non spedicono in Italia a priori o se è il risultato della "guerra" commerciale.
blackout Friday. Ora è andato
Arrivato il mini-usb https://www.amazon.it/dp/B07TBKVLKX/ref=...WBBDP?th=1 e messo subito ad alimentare un raspberry zero. Vedo come risponde nelle prossime 24 ore e dopo io qualche test, su tuo suggerimento, per vagliarne la validità.
Primo test del mini-ups. Messo ad alimentare un raspberry zero con un paio di led, dopo oltre quattro ore non era sceso neppure di una tacca. Questo significa che potrebbe alimentarlo per 24 ore. Non ho avuto modo di testarne i comportamento a batteria completamente scarica causa mancanza di tempo, Lo farò appena possibile. Unico neo, per ora, la mancanza di istruzioni. Per esempio, a cosa sere la presa LAN?
05/12/2019, 07:01
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 05/12/2019, 07:31 da ippogrifo.)
L'UPS è predisposto per un sistema di distribuzione della alimentazione denominata POE (Power Over Ethernet), ovvero è in grado di alimentare apparecchiature remote (nel range della max corrente/tensione erogabile) tramite lo stesso cavo LAN su sono veicolati i dati. L'apparecchiatura remota verrà alimentata dal cavo Ethernet connesso al connettore siglato "POE", tramite il quale sarà connettesso anche alla LAN. Il connettore siglato "LAN" sull'UPS dovrà essere collegato al router/switch. All'apparato remoto dovrà essere applicato uno "split" che separerà, dal cavo ethernet in arrivo, l'alimentazione e i dati. Nel caso specifico la tensione che può inviare l'UPS è selezionabile tra 12 e 24 V DC.
05/12/2019, 07:38
Molto interessante... ma pericoloso! c'è una coppia di cavi standard destinata a questo scopo o c'è il rischio di immettere corrente dove sono destinati a correre dati? Perché altrimenti qual sarebbe il vantaggio rispetto a tirare un normale bipolare? Io credevo che la lan servisse a comandare l'erogazione. Comunque il prodotto sembra valido e se mi suggerisci qualche test procedo all'acquisto di altri.
05/12/2019, 10:49
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 05/12/2019, 10:56 da ippogrifo.)
Non è minimamente pericoloso, ma è ncessario conoscere la classe delle prese RJ45, ovvero se il router/switch/hub ha porte di classe Gigabit o 10/100Mb. L'inserimento dell'alimentazione nel cavo si differenzia: sulla classe 10/100 Mb vengono utilizzati i due doppini non utilizzati per i segnali mentre nella classe Gigabit viene immessa nella presa centrale dei trasformatorini dei segnali. Il vantaggio è che passi un solo cavo, il più importante, specialmente se il passaggio in tubazione/corrugato/canalizzazioni è difficoltoso. Esempio: https://www.amazon.it/ANVISION-Splitter-...44&sr=8-18
I test, a mio aviso, sono:
1) Provare l'UPS con un carico maggiore (Rpi3b o Rpi4) per vedere la durata nell'alimentazione;
2) A batteria scarica (vedere se vi sono spie o quant'altro possa segnalare la scarica terminale della batteria) verificare la capacità dell'alimentatore a caricare la batteria (e in quanto tempo) alimentando contemporaneamente il carico (Rpizero/Rpi3-4)
Avendo disponibile un'indicazione di batteria scarica servirebbe a far eseguire correttamente al Rpi lo shutdown (anche se è immaginabile, data la capacità della batteria, che la 220V ritorni prima che si scarichi)
I test, a mio aviso, sono:
1) Provare l'UPS con un carico maggiore (Rpi3b o Rpi4) per vedere la durata nell'alimentazione;
2) A batteria scarica (vedere se vi sono spie o quant'altro possa segnalare la scarica terminale della batteria) verificare la capacità dell'alimentatore a caricare la batteria (e in quanto tempo) alimentando contemporaneamente il carico (Rpizero/Rpi3-4)
Avendo disponibile un'indicazione di batteria scarica servirebbe a far eseguire correttamente al Rpi lo shutdown (anche se è immaginabile, data la capacità della batteria, che la 220V ritorni prima che si scarichi)
05/12/2019, 14:18
Chiedo venia all'amministratore se vado un attimo OT ma vorrei approfittare della disponibilità di Ippogrifo per porgli un quesito che-spero- sia di facile soluzione ma che, in difetto, mi provoca la inutilizzabilità di tutti gli apparati. Da qualche anno ho installato una VPN (openvpn) attraverso la quale mi collegavo in maniera soddisfacente a tutti i miei apparati. Da qualche giorno (è periodo!) ha smesso di funzionare. Riconfigurata, aperta la porta di comunicazione sul router, finalmente ha ripreso a fare il suo lavoro. Ma solo con il raspberry che funge da server. Tutti gli altri apparati (web cam, Alexa, gli altri raspberry) funzionano regolarmente in wifi ma sono incapaci di connettersi alla VPN. in wifi essi pingano reciprocamente senza problemi. Manca certamente un passaggio che ho dimenticato o sbagliato. Ma quale?
05/12/2019, 14:27
Sono spiacente ma non sono in grado di esserti di aiuto. Essendo ormai a "riposo" da molti anni non necessito di vpn, ne di "iot". Essendo comunque un argomento di interesse, penso che se apri una nuova discussione qualcuno potrà aiutarti.
05/12/2019, 15:26
Ti ringrazio comunque. Ti sono debitore per molto altro.
07/12/2019, 13:07
(05/12/2019, 10:49)ippogrifo Ha scritto: Non è minimamente pericoloso, ma è ncessario conoscere la classe delle prese RJ45, ovvero se il router/switch/hub ha porte di classe Gigabit o 10/100Mb. L'inserimento dell'alimentazione nel cavo si differenzia: sulla classe 10/100 Mb vengono utilizzati i due doppini non utilizzati per i segnali mentre nella classe Gigabit viene immessa nella presa centrale dei trasformatorini dei segnali. Il vantaggio è che passi un solo cavo, il più importante, specialmente se il passaggio in tubazione/corrugato/canalizzazioni è difficoltoso. Esempio: https://www.amazon.it/ANVISION-Splitter-...44&sr=8-18
I test, a mio aviso, sono:
1) Provare l'UPS con un carico maggiore (Rpi3b o Rpi4) per vedere la durata nell'alimentazione;
2) A batteria scarica (vedere se vi sono spie o quant'altro possa segnalare la scarica terminale della batteria) verificare la capacità dell'alimentatore a caricare la batteria (e in quanto tempo) alimentando contemporaneamente il carico (Rpizero/Rpi3-4)
Avendo disponibile un'indicazione di batteria scarica servirebbe a far eseguire correttamente al Rpi lo shutdown (anche se è immaginabile, data la capacità della batteria, che la 220V ritorni prima che si scarichi)
mi riesce difficile per problemi di tempo effettuare le prove che suggerisci. Vedrò di fare un programmino che registra ogni minuto che il raspy è vivo così che potrò sapere con esattezza la durata dell'alimentazione. Credo che in qualche modo si riuscirà a prelevare il segnale di approssimazione del'esaurimento carica. Si ripresenta però il problema di:
1) avviare il ciclo di corretto spegnimento del raspberry
2) interrompere l'alimentazione dello stesso sino ad avvenuta ricarica
3) ripristinare l'alimentazione
Ad occhio e croce il tuo approccio con le porte logiche sarebbe la via più semplice da percorrere. Tu hai perfezionato la tua idea?
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