14/06/2017, 10:33
Ciao a tutti, sto cercando di integrare il mio impianto di irrigazione all'interno del quadro elettrico di casa mia ( in barra DIN) e ho poco posto per farci stare il Trasformatore, l'UPS, il Raspberry, scheda 8 relay e contattiera verso le elettrovalvole.
Vorrei quindi creare uno shield custom che inglobi il tutto e che si colleghi diretamente al GPIO del mio raspberry pi 3, in modo da salvare spazio e rendere i collegamenti più "puliti", senza cavi volanti.
Come ho già scritto da altre parti qui nel formum non sono un mago dell'elettronica e quindi avrei gentilmente bisogno del vostro parere.
Una volta definito lo schema generale vorrei realizzare una scheda tramite www.easyeda.com (sempre perchè sono alle prime armi).
Lo shield dovrà contenere la parte relativa ai relay ma anche tutta la circuiteria per il controllo dello stato dell'UPS (che è un RPI Powerpack V1.2) e per il controllo del sensore di pioggia, sempre tramite fotoaccoppiatori.
Ora vorrei concentrarmi sulla parte relay
Ho trovato lo schema delle classiche schede relay che si trovano in commercio che allego (nell'articolo era contemplato arduino).
L'intenzione è quella comunque di tenere separati i relay dal Raspi tramite i fotoaccoppiatori. Tornando allo schema il si nota che funzionamento è a logica inversa (quando il pin è LOW il fotodiodo si attiva) e che lo stesso viene alimentato tramite il pin di Arduino da 5V.
Ora, la mia idea è quella di invertire la logica di funzionamento quindi vi chiedo se la sostituzione della VCC con il PIN GPIO del raspy e il collegamento del diodo DS1(ammesso che serva ancora, o al massimo che venga sostituito da un led per indicare visivamente l'attivazione del circuito) a GND possa essere la soluzione.
Riguardo i Relay vorrei capire se fosse possibile utilizzarne di più piccoli (e meno rumorosi) dei classici SONGLE 5V perchè la tensione che vado a pilotare è di 9v (ma meglio prevedere un massimo di 24v) ed in particolare, per quelli che pilotano le elettrovalvole, sostituirli con dei modelli a 4 PIN (che funzionino di fatto da interruttore invece che da deviatore come quelli a 5pin).
Grazie in anticipo per le risposte che vorrete darmi.
Ciao,
Marco
Vorrei quindi creare uno shield custom che inglobi il tutto e che si colleghi diretamente al GPIO del mio raspberry pi 3, in modo da salvare spazio e rendere i collegamenti più "puliti", senza cavi volanti.
Come ho già scritto da altre parti qui nel formum non sono un mago dell'elettronica e quindi avrei gentilmente bisogno del vostro parere.
Una volta definito lo schema generale vorrei realizzare una scheda tramite www.easyeda.com (sempre perchè sono alle prime armi).
Lo shield dovrà contenere la parte relativa ai relay ma anche tutta la circuiteria per il controllo dello stato dell'UPS (che è un RPI Powerpack V1.2) e per il controllo del sensore di pioggia, sempre tramite fotoaccoppiatori.
Ora vorrei concentrarmi sulla parte relay
Ho trovato lo schema delle classiche schede relay che si trovano in commercio che allego (nell'articolo era contemplato arduino).
L'intenzione è quella comunque di tenere separati i relay dal Raspi tramite i fotoaccoppiatori. Tornando allo schema il si nota che funzionamento è a logica inversa (quando il pin è LOW il fotodiodo si attiva) e che lo stesso viene alimentato tramite il pin di Arduino da 5V.
Ora, la mia idea è quella di invertire la logica di funzionamento quindi vi chiedo se la sostituzione della VCC con il PIN GPIO del raspy e il collegamento del diodo DS1(ammesso che serva ancora, o al massimo che venga sostituito da un led per indicare visivamente l'attivazione del circuito) a GND possa essere la soluzione.
Riguardo i Relay vorrei capire se fosse possibile utilizzarne di più piccoli (e meno rumorosi) dei classici SONGLE 5V perchè la tensione che vado a pilotare è di 9v (ma meglio prevedere un massimo di 24v) ed in particolare, per quelli che pilotano le elettrovalvole, sostituirli con dei modelli a 4 PIN (che funzionino di fatto da interruttore invece che da deviatore come quelli a 5pin).
Grazie in anticipo per le risposte che vorrete darmi.
Ciao,
Marco