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raspi3 aiuto alimentatore

alimentatore raspi3+
#11
grazie a tutti,al monitor ho preso gia la scheda per convertirlo e lo uso con il rasp.in pratica con una scatola di legno ci ho messo il monitor e il rasp,ma volendo evitare due alimentazioni pensavo di unire il tutto con atx ma a quanto vedo non va bene.quindi penso di lasciare le cose come stanno e amen
Risposta
#12
Non va benissimo perché è progettato per consumi molto più alti. Ai bei tempi ci alimentavo l'Amiga e avevo messo una lampadina da macchina come carico.

Inviato dal mio A0001 utilizzando Tapatalk
Risposta
#13
Il valore di tesione nominale (così come indicato dalla fondazione) per alimentare un raspberry pi 3B+ è di 5,1. Tale valore, a mio avviso, è adeguato a gran parte delle applicazioni. Laddove, però, i carichi di lavoro e corrente erogata dalle porte USB siano importanti la caduta di tensione tra il cavo di alimentazione + le protezioni interne puo arrivare a più di 200 mV (verificabile con tester e/o oscilloscopio), portando la tensione di uscita ai pin a +5V del GPIO a tensioni inferiori ai 5 V nominali di targa. Il meno 5% di 5V (+- 5%) sono 250 mV, quindi applicare alla porta USB di alimentazione una tensione di 4,75V (4,755 V nel caso di 5,1 V) non è auspicabile per un doppio effetto: indicazione del fulmine sul monitor e tensioni inferiori ai 4,75V sui pin a 5V di targa del GPIO da cui altri circuiti/componenti possono derivare (non necessariamente) l'alimentazione aumentando la corrente assorbita in ingresso.
Un requisito minimo si applica a qualunque grandezza elettrica e non, come i dB, è un qualcosa di adimensionale.

Un alimentatore ATX, come detto da Zzed, nasce per erogare potenze superiori a quelle richieste da raspberry + accessori vari. Volendolo utilizzare comunque prima di finalizzare il sistema di alimentazione (quindi più indirizzato alla potenza complessiva richiesta dal progetto) puoi farlo caricando le uscite: non è minimamente complesso o difficile, solo pochissima pazienza e otterrai i risultati voluti. Vi sono sul mercato, cercando in rete, degli alimentatori compatti che possono erogare la doppia alimentazione di 5V e 12/24V (box metallico con ingresso 220V AC su morsettiera). Nel caso potrai utilizzare degli alimentatori switching UP/Down aggiuntivi (hanno dimensioni ridottissime) per ottenere le tensioni desiderate.
Risposta
#14
(12/05/2019, 20:10)ippogrifo Ha scritto: Il valore di tesione nominale (così come indicato dalla fondazione) per alimentare un raspberry pi 3B+ è di 5,1.
Link?


Citazione:Laddove, però, i carichi di lavoro e corrente erogata dalle porte USB siano importanti la caduta di tensione tra il cavo di alimentazione + le protezioni interne puo arrivare a più di 200 mV
https://www.raspberrypi.org/documentatio.../README.md
Le porte USB del RPi sono progettate per erogare SOLO 100mA!

Citazione:Un requisito minimo si applica a qualunque grandezza elettrica e non, come i dB, è un qualcosa di adimensionale.
Permettimi di insistere: la tensione(in questo caso) NON ha un requisito minimo ma un RANGE, minimo, massimo e valore "nominale".
La corrente ha un valore minimo ma non un massimo quando parliamo di alimentatore da usare. Se parliamo di consumi allora anche la corrente ha un massimo ed un minimo.
Sono differenze molto importanti e non vanno sottovalutate.

Facciamo un esempio: la batteria dell'auto è da 12V.
Quello è il valore nominale ma la tensione può variare da meno di 11 a oltre 14 V. Questo va SEMPRE tenuto in considerazione.
Risposta
#15
L'alimentatore ufficiale della fondazione (venduto) per il raspberry B3+ ha come uscita: 5,1V 2,5A; non serve il link anche perche basta andare sul forum.
Il link a cui fai riferimento riporta: "The Raspberry Pi Model B is equipped with two USB2.0 ports" ecc. Non fa riferimento al 3B+.
Il valore minimo del range della tensione di alimentazione del raspberry 3B+ dovrà essere adeguato al carico max in corrente ed al carico max della CPU alla max frequenza operativa ed al 100%, o quantomeno adeguato al progetto sviluppato, indipendentemente dai valori di targa (purchè non superino il max valore). Come già detto verifica con oscilloscopio. Certamente la corrente ha valori che oscillano da un minimo ad un massimo, ma questo dipende ovviamento dal lavoro complessvo del sistema; a riposo assorbirà di meno ed a pieno carico assorbirà il massimo. Certo puoi anche utilizzare un alimentatore da 5V 100A per alimentare il raspberry: l'assorbimento dipende dal lavoro svolto, quindi sarà al max di 2,5A (come definito dalla fondazione).
Il valore nominale (o di targa) come riportato per la batteria identifica l'appartenenza della stessa ad una classe di batterie a 12V e non a 6V o 24V. La tensione poi potrà anche oscillare da quasi 0V (batterie al Pb gel completamente scarica) ai 14V e più (tensione di carica, sempre per la stessa tipologia di batteria) ma non vedo alcuna attinenza con il valore nominale di 5,1V previsto dalla fondazione per alimentare un raspberry 3B+. Il valore max è di 5,25V ma il minimo è da stabilire in funzione del progetto.
Risposta
  


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