Messaggi: 164
Discussioni: 10
Registrato: Jan 2017
Reputazione:
0
Buongiorno,
premetto: se l'argomento non è nuovo chiedo scusa in anticipo e gradirei link che non sono riuscito a trovare per mia imperizia.
Ho un impianto fotovoltaico da 6 kw. Debbo valutare se conviene installare batterie per far fronte al consumo serale/notturno attingendo al surplus di produzione diurno. Per fare questo valutazione ( ma non solo) è necessario monitorare nel tempo i Kw/h forniti o prelevati dall'Enel. Allo scopo userei un INA 219 b. Soluzione a) misuro direzione ed intensità della corrente valutando la caduta di tensione ai capi di uno shunt. A occhio dovrebbe funzionare. Ma gradirei come guida qualche progettino già realizzato. Soluzione b) usare un toro. Soluzione preferibile perché non andrei ad interagire con l'impianto di rete. Ma è possibile? se si, come? Grazie per ogni eventuale contributo
Messaggi: 6,919
Discussioni: 264
Registrato: Mar 2015
Reputazione:
367
Ma l'ina219b non funziona solo in corrente continua, fino a 26V e solo per 3,2A al massimo?
Soluzione c) "leggi" i lampeggia del contatore di produzione e di scambio, per ricavare la potenza istantanea in tempo reale di entrambi.
Soluzione d) usi il "chan 2" per comunicare con i contatori tramite onde convogliare sulla rete elettrica, il protocollo è open ma è un po' complicato implementarlo.. Ci sono soluzioni commerciali già fatte.
Inviato dal mio A0001 utilizzando Tapatalk
Messaggi: 164
Discussioni: 10
Registrato: Jan 2017
Reputazione:
0
Grazie per le risposte. Zzed, il problema dell'alternata lo risolvo con un diodo raddrizzatore ed un condensatore di livellamento. Quello del limite di 3,2 ampere con un opportuno shunt che ripartisce il carico in maniera proporzionalmente nota. La soluzione c) è interessante ma credo mi dia solo la produzione e non il prelievo (sbaglio?) la soluzione d) mi porta in un campo totalmente ignoto che preferirei evitare per economia di tempo e di risorse. Ho visto il link suggerito da Jumpy. Il prodotto mi sembra interessante ma io ho già qualcosa di simile della Owl Intuition. Che però rileva produzione e consumo aggregati a livello giornaliero. A me interessa sapere quanta corrente reimmetto nella rete (a 6 cent./kw/h) e quanta ne consumo nel periodo notturno (acquistata a 27 cent./kw/h)per valutare la convenienza di accumularla. Grazie in anticipo per le delucidazioni
Messaggi: 1,229
Discussioni: 4
Registrato: Apr 2016
Reputazione:
130
Alcune considerazioni generiche sui sistemi fotovoltaici. 6 KW: nel dimensionamento della superficie totale dei pannelli fotovoltaici quali parametri di insolazione/esposizione sono stati considerati in fase di progettazione/installazione? Nel mese di Dicembre l'insolazione è mediamente molto ridotta rispetto al periodo primaverile/estivo dove i picchi di energia sono elevatissimi. Altro fattore da considerare, oltre al periodo invernale, sono i giorni di non insolazione a causa di nebbia, neve, ecc., e quindi l'impossibilità di ricaricare le eventuali batterie. Se le condizioni peggiori di insolazione sono soddisfatte puoi pensare di utilizzare le batterie + ups. Tieni presente che il pacco batterie non sarà di modeste dimensioni e che le stesse saranno collegate in serie per ridurre la sezione dei cavi (immaggino che i pannelli che hai siano già collegai in serie). Per quanto riguarda le misurzioni in corrente in CA è sicuramente preferibile un trasformatore toroidale (ne esistono in commercio di tutti i tipi), in DC sarebbe opportuno un sensore di Hall, piuttosto che un shunt (in particolare modo se le tensioni di lavoro sono superiori ai 24/48V). Ultimissima considerazione non tecnica: un amico per l'adeguamento ad un impianto fotovoltaico con batterie, residenza Abruzzo, ha speso 25.000 Euro. Verifica prima di tutto gli eventuali costi a lunga scadenza.
Messaggi: 164
Discussioni: 10
Registrato: Jan 2017
Reputazione:
0
Ippogrifo grazie per le considerazioni accurate. So che il segmento economicamente vantaggioso di produzione/autoconsumo è piuttosto ristretto. Per questo vorrei creare un database con raspy+domoticz (che già utilizzo per altri usi e anche per monitorare la tensione di rete, che nel mi caso oscilla in maniera anomala). Teoricamente la soluzione sarebbe già bell'e pronta: metto uno shunt a valle del contatore Enel e, in parallelo, un ina219 ed un raspberry. questo modo rileverei corrente e direzione, E' corretto il ragionamento? Posso ottenere lo stesso risultato leggendo gli impulsi led del contatore?
Messaggi: 1,229
Discussioni: 4
Registrato: Apr 2016
Reputazione:
130
29/07/2019, 20:24
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 29/07/2019, 20:44 da ippogrifo.)
Chi ti ha fornito ed installato il sistema fotovoltaico DEVE avere (o avrebbe dovuto avere!) tutte le informazioni necessarie al dimensionamento dell'intero sistema (con riferimento a longitudine, latitudine, insolazione media - ovvero statisticamente nell'arco di alcuni anni - ecc.), quindi già potresti richiedergli questi dati (che non sono "segreti") e fare una prima valutazione di convenienza. La realizzazione di un data-base, che immagino correlato all'efficienza dell'impianto, non penso sia di immediatezza, cioè dovresti quantomeno considerare un anno di funzionamento (l'insolazione media nella tua zona dovrebbe già essere disponibile). Per quanto riguarda la tensione Enel che oscilla in maniera anomala (min e max tensione) dovresti far presente il problema alla stessa Enel (una volta garantivano un minimo di tensione in particolare modo su linee aeree). Ritorno sul problema della sicurezza: uno shunt sulla linea a 230V non è sicuramente il metodo migliore per leggere la corrente/tensione : trasformatori toroidali passanti (il cavo in cui circola la corrente da misurare passa semplicemente all'interno del toroide) garantiscono il disaccoppiamento galvanico e sono ormai abbastanza precisi (in rete ne puoi trovare una infinità, gia accoppiati con IC per collegamenti ad Arduino o simili). Per quanto riguarda la misura di tensione vale lo stesso principio: un trasformatore di tensione di qualche centinio di milliwatt per il disaccoppiamento galvanico. Nel caso di utilizzo dell' ina219 che ha una resistenza di shunt da 0,1 ohms (non disaccoppiata galvanicamente) e posta in serie alla fase/neutro della 230 V, avresti in comune la stessa, l'alimentazione del modulo e del raspberry: abbastanza pericoloso. Gli impulsi del led a mio avviso non sono molto significativi. Dovresti conoscere con esatta certezza la correlazione asorbimento/lampeggio. Una possibile soluzione all'utilizzo di uno shunt sulla 230V e l'impiego dell'ina219 prevederebbe l'utilizzo di untraformatore di tensione e quntomeno di un voltmetro digitale di precisione e pinza amperometrica.
Messaggi: 164
Discussioni: 10
Registrato: Jan 2017
Reputazione:
0
Grazie ancora. Chiederò al fornitore del FV i dati che mi suggerisci e ne trarrò le conseguenze (magari approfittando dell'aiuto tuo e di altri esperti). Il toroidale mi sembra una soluzione fattibile visto che, comunque, gestire i dati produzione/consumo mi tornerà sempre utile qualunque decisione maturi (un bel led in cucina che avverta se si sta superando la produzione con l'uso di lavastoviglie e lavatrici sarebbe molto utile!). Le pinze amperometriche sono anelli apribili. Io sono riuscito a trovare solo toroidi chiusi. Vorrei evitare di staccare e riattaccare i cavi del contatore. Qualche link? Per la tensione ho risolto con un trasformatore a 12 V che ho raddrizzato con un ponte e livellato con un condensatore. Il risultato è proporzionale alla tensione di rete in maniera più che accettabile.
Messaggi: 1,229
Discussioni: 4
Registrato: Apr 2016
Reputazione:
130
La pinza amperometrica è uno strumento di misura. Esattamente come una pinza i "becchi" si aprono a pressione, si inserisce all'interno dell'aperura il cavo su cui effettuare la misura, si richiudono (chiudono così il circuito magnetico) e si può leggere la corrente circolante. Per la tensione va benissimo quello che hai realizzato. Per la corrente hai due possibilità: l'uso di un trasformatore di corrente del tipo toroidale (in funzione della corrente da misurare ve ne sono di quelli passanti, per alte correnti, e quelli da porre in serie al circuito (hanno un numero più o meno maggiore di spire primarie) per correnti più deboli (legge A/spira). Il secondario andrà sempre richiuso su una resistenza di carico e la cui tensione ai capi sarà proporzionale alla corrente circolante nel primario, quindi a parità di corrente circolante la tensione ai capi della resistenza sarà dovuta al valore in ohms della stessa. La seconda possibilità è l'impiego di una resistenza di shunt, posta in serie sulla linea a 230V, sui cui reofori collegare il secondario di un piccolo trasformatore di tensione (tipo quelli per lampade votive): la tensione sul primario sarà proporzionale a quella verificatasi sul secondario in funzione della caduta di tensione sulla resistenza di shunt e funzione della corrente circolante nel circuito.