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enel rete a fotovoltaico monitorare intensità da direzione corrente e

Monitorare intensità e direzione corrente da fotovoltaico a rete enel
E' una possibile causa su altre. Gli attuali alimentatori sono del tipo switching, teoricamente abbastanza immuni a sovratensioni momentanee di linea (ovviamente entro certi limiti).
Risposta
Aggiornamento: l'apparato è in funzione da sabato senza problemi. Ci sono stati temporali e sbalzi termici da cui è uscito indenne. Non appena avrò tempo implementerò la funzione kilowattora e la trasmissione tramite telecomando dello stato di sovrapproduzione. Nel frattempo vorrei migliorare la precisione per i bassi livelli di produzione. Tu, pervenuti e testati i diodi? definita la funzione che lega produzione e valori di uscita dell'INA219?
Risposta
Bene per la sopravvivenza dell'apparato. Ricevuto il tutto, ma toroide acquistato differente: è il 100 A senza resistenza interna. Con il poco tempo disponibile al momento il risultato, sulle basse potenze potrebbe considerarsi, entro certi limiti, lineare: con multipli di circa 160W ed aumentando il numero di spire da 1 a 10, l'incremento ogni 160W è di 100 mV/spira (equivalente da 160 W a 1,6KW). Per incrementi di 100W (quindi da 100W a 1KW) la linearità oscilla tra 60-80 mV/spira (più basse sono le potenze più gli errori strumentali diventano "pesanti"). Appena possibile faro le prove sino a 30A.
Risposta
Scusa l'ignoranza.Che significa esattamente "spira"? Avvolgimento che circonda il toroide? Attendo con interesse i tuoi test.
Risposta
Si esatto https://it.m.wikipedia.org/wiki/Spira_(magnetismo)

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Risposta
Zzed ti ha risposto, ma ti faccio per chiarimento alcuni esempi pratici in base al semplicissimo enunciato elettrotecnico "ampere/spira": se una corrente alternata (e non) di intensità 1A attraversa un conduttore crea un campo magnetico intorno a se stesso di valore X. Il conduttore può essere assimilato ad una spira di raggio infinito. Se al filo fai realizzare una circonferenza completa (di qualsiasi raggio, ma per gli usi comuni da pochi mm a qualche cm) ottieni 1 spira. Se realizzi due circonferenze complete ottieni due spire, ecc. Se la corrente circolante in una spira di 1A (quindi anche con raggio infinito) crea un campo magnetico X, due spire creeranno un campo magnetico 2X (equivalente al campo magnetico prodotto in una spira da una corrente circolante di 2A), 3 spire creeranno un campo 3X, ecc. Questa è una regola generale, applicabile a qualsiasi ampiezza di corrente ed è perfettamente lineare. Quindi se faccio circolare in una spira una corrente di 3A, misurerò con la pinza amperometrica il valore di 3A; se faccio due spire la pinza misurerà 6A, se tre spire 9A e coì via. Ho utilizzato questo sistema per testare la linearità di risposta del toroide e del circuito di rettificazione: il carico resistivo (stufetta elettrica) assorbiva 3A (sul filo = una spira), ma aumentando progressivamento il numero di spire intorno (ed all'interno ) al toroide ho potuto simulare il passaggio di corrente sino a 30A su un singolo conduttore, proprio perchè il campo magnetico prodotto da 10 spire attrevarsate da una corrente di 3A è uguale al campo magnetico prodotto da una spira attraversata da una corrente di 30A.
Risposta
Ah, ma allora, se ho capito bene: dato un cavo A posso affiancarlo con un cavo B avvolto in n spire le quali circondano un toroide ed avere una risposta dal toroide stesso arbitrariamente elevata ed in rapporto inverso alla resistenza del conduttore B rispetto ad A e direttamente proporzionale al numero delle spire? e potrei, tramite un interruttore (o una relè), cortocircuitare una parte delle spire ed avere una risposta su due scale? Se questo è vero ( lo so, per voi sarà ovvio) è possibile avere una scala accurata per misure di bassa intensità ed una più grossolana per amperaggi elevati. Giusto?


Allegati Anteprime
   
Risposta
È lo stesso principio di funzionamento del trasformatore.

Inviato dal mio A0001 utilizzando Tapatalk
Risposta
No, non è così. Il cavo, assolutamente unipolare, che devi avvolgere sul nucleo del toroide è uno dei due che alimenta il carico: invece di essere semplicemente passante attraverso il toroide, aprilo (il toroide) ed avvolgi sul nucleo le n spire che pensi ti servono. Resistenza, lunghezza, diametro del cavo unipolare sono irrilevanti: l'unica cosa che conta è il rapporto tra spire primarie e spire secondarie. Vi sono comunque da considerare le specifiche tecniche del toroide che chiaramente non vanno superate, altrimenti non otteresti delle risposte lineari. Teoricamente è possibile il cortocircuito parziale delle spire primarie, e quindi ottenere delle misurazioni ottimizate sia per le basse correnti che alle alte.
Sono trasformatori ma di corrente è se la potenze del trasformatore è dell'ordine delle centinaia di watt possono diventare pericolosi se non chiusi sul carico: circolando corrente sul primario e non essendoci un carico, la tensione sul secondario può raggiungere valori di tensione elevatissimi e pericolose prima che il nucleo si saturi.
Risposta
Ora ho capito. Grazie
Risposta
  


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