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enel rete a fotovoltaico monitorare intensità da direzione corrente e

Monitorare intensità e direzione corrente da fotovoltaico a rete enel
Vi sono fondamentalmente due problematiche:
1) L'UPS non alimenta il carico a batteria completamente scarica al ritorno dell'alimentazione principale;
2) Il Raspberry una volta portato in stand-by (a seguito di uno shutdown) non può ritornare all'operatività se ancora alimentato.
Il punto 2 è indipendente dall'operatività dell'UPS; se dai in qualunque momento il comando di shutdown al raspberry, lo puoi "riattivare" solo e soltanto togliendo alimentazione e ripristinandola. Questo può avvenire in due casi: di persona (staccando dalla board il connettore di alimentazione e successivamente riinserirlo) o a causa della tensione di alimentazione che è venua a mancare per brevi attimi.
Il punto 1 è al momento quello che è più "interessante" poichè risolto (se possibile) può risolvere il punto 2.
La cosa importante da considerare nell'impiego di UPS è questa: se la batteria "muore", tutti i carichi non vengono più alimentati: è una condizione al limite assolutamente da evitare (molte apparecchiature potrebbero non ripristinarsi, ecc).
La soluzione di dare il comando di shutdown al raspberry è praticamente l'ultimo comando che può essere dato prima che l'ups non alimenti più alcun carico (è quindi una situazione "al limite"), ed avere qualche minuto di margine per completare le varie operazioni ancora in corso può salvaguardare le applicazioni in esecuzione ed anche la SD.
Risposta
Problema risolto alla radice, dopo due blackout improvvisi, immotivati e ravvicinati del mini-UPS (in costanza di alimentazione), farò il reso (salvo diverse tue considerazioni). Il secondo da te suggerito è esaurito. Uno tipo questo https://www.amazon.it/Continuit%C3%A0-Te...8MWPDCYGG7 sembrerebbe dalle caratteristiche allettanti ma eroga solo 1 A. Alternative?
Risposta
Fai il reso poichè il dispositivo si è dimostrato inaffidabile (hai comunque valutato la corrente che stava erogando al momento del blackout?). L'UPS di cui al link non mi sembra adatto, ha molte cose interessanti tra cui il POE, ma l'uscita USB a 5V, posta posteriormente, ha il limite di 1A. Se non hai problemi di spazio valuta un UPS normale, con uscita 230VAC a cui collegare l'alimentatore del raspberry; con centinaia di W disponibili puoi alimentare i sistemi per ore. Molti di questi hanno una uscita pseudo-sinusoidale che molto si avvicina a una forma d'onda trapezioidale, non credo che questo dia fastidio ai piccoli alimentatori.
Link per l'altro UPS "Joy it rb strompi2" (dovrebbe essere disponibile): https://www.ebay.it/itm/163596933928 - https://www.alternate.it/Joy-IT/RB-Strom...ct/1246673
Risposta
Ho problemi di spazio. Almeno per due che mi interessa maggiormente proteggere. Agli altri penserò dopo. Ti ringrazio per il link. Il venditore è di Giulianova (TE), a non molti chilometri da casa mia. Penso non appena mi riesce di farci un salto così mi rendo conto di persona delle caratteristiche e se dispone di alternative. Ti informerò. Intanto ne approfitto per dare una "ripulita" ai vari dispositivi messi in cantiere. Avevi parlato di una riflessione che stavi facendo per sostituire l'UPS. Novità?
Risposta
Se riesci a contattare fisicamente il venditore, verifica cosa realmente fa la funzione "reset" dichiarata specificatamente per il raspberry (penso sia per riaccenderlo quando torna l'alimentazione principale, ma non si sa mai...). La "riflessione" riguardava un'altra tipologia di UPS, di dimensioni molto ridotte ed autonomia di qualche decina di minuti max, da utilizzare in postazioni remote ( e non) solo per assicurare, in mancanza di alimentazione principale, il giusto tempo per terminare eventuali operazioni e quindi eseguire correttamente lo shutdown. Al ritorno dell'alimentazione principale consentire il boot del raspberry e la ricarica della batteria. Con la batteria al LiPo da 3,7V e 1700mA (arrivata praticamente scarica) riesco comunque ad ottenere circa 10-15 min di autonomia alimentando un Pi4 che assorbe da solo 800 mA.
Risposta
(18/11/2019, 20:43)ippogrifo Ha scritto: Se riesci a contattare fisicamente il venditore, verifica cosa realmente fa la funzione "reset" dichiarata specificatamente per il raspberry (penso sia per riaccenderlo quando torna l'alimentazione principale, ma non si sa mai...). 
Lo farò senz'altro

Citazione: La "riflessione"  riguardava un'altra tipologia di UPS, di dimensioni molto ridotte ed autonomia di qualche decina di minuti max, da utilizzare in postazioni remote ( e non) solo per assicurare, in mancanza di alimentazione principale, il giusto tempo per terminare eventuali operazioni e quindi eseguire correttamente lo shutdown. Al ritorno dell'alimentazione principale consentire il boot del raspberry e la ricarica della batteria. Con la batteria al LiPo da 3,7V e 1700mA (arrivata praticamente scarica) riesco comunque ad ottenere circa 10-15 min di autonomia alimentando un Pi4 che assorbe da solo 800 mA.

Fare uno shutdown in sicurezza e limitare sbalzi di corrente sarebbe un traguardo eccellente. Per favore tienimi informato

edit by Zzed: sistemato il quote
Risposta
Photo 
Rifatti collegamenti con cavetti di adeguata sezione e batteria carica, il micro ups ha alimentato il Pi4 per più di un'ora e mezzo, poi si è spento tutto. La corrente di carica (a Pi4 scollegato) inizialmente è stata superiore ad un Ampere, per scendere a circa 700mA dopo un'ora. Continuerò le prove, anche collegando un INA per verificare la tensione di batteria durante la scarica.

   
Risposta
Cos'è la corrente di carica? la massima corrente cortocircuitando l'uscita? allora 1A mi sembra pochino. Comunque io aspetto i tuoi dati prima di effettuare il reso. Ho rintracciato il tel del venditore abruzzese. Dopo provo a contattarlo. Ti farò sapere.
Risposta
Il reso lo puoi fare subito: se la schedina ti ha dato problemi restituiscila. La corrente di carica è quella che fornisce il caricabatteria quando questa è scarica parzialmente o totalmente; la corrente di corto circuito è quella che circola nei conduttori quando i poli della batteria vengono collegati direttamente tra loro: assolutamente da evitare. Nel caso delle LiPo, la max corrente di carica dovrebbe essere dichiarata come specifica tecnica per motivi di sicurezza. La batteria che accompagna l'ups ha incorporato i circuti per il controllo di carica e scarica e quindi questo dato diventa meno importante.
Risposta
(19/11/2019, 22:51)ippogrifo Ha scritto: Il reso lo puoi fare subito: se la schedina ti ha dato problemi restituiscila. La corrente di carica è quella che fornisce il caricabatteria quando questa è scarica parzialmente o totalmente; la corrente di corto circuito è quella che circola nei conduttori quando i poli della batteria vengono collegati direttamente tra loro: assolutamente da evitare. Nel caso delle LiPo, la max corrente di carica dovrebbe essere dichiarata come specifica tecnica per motivi di sicurezza. La batteria che accompagna l'ups ha incorporato i circuti per il controllo di carica e scarica e quindi questo dato diventa meno importante.

Chiarissimo. Ora scopro, però, una anomalia che, se confermata, renderebbe inutile l'ups. Il mio raspberry gestore del fotovoltaico è collegato ad un extender e funziona in maniera stabile. Tuttavia, se spengo temporaneamente l'extender alla sua riaccensione il raspi non è in grado di ripristinare la connessione. È vero che potrei aggirara l'ostacolo facend girare sul raspberry un programma che "senta" se c'è connessione e, in assenza, proceda al reboot. Ma mi sembra un macchinoso artificio. Ma il raspi isolato dal mondo non cerca, periodicamente, di ripristinare la connessione?
Risposta
  


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