ancora, no.
puoi partire "bendato" (più correttamente in modalità "headless") con ogni versione di Raspbian, e con i sistemi derivato da esso (ad esempio io lo ho fatto più volte con Volumio, o altri.Credo che le "scorciatoie" per SSH e il wifi siano inserite nel bootloader, quindi funzionino con qualsiasi OS linux-based.
Ricapitolando, se non si ha a disposizione un display , un mouse e una tastiera, possono venire molto comodi questi 2 "trucchetti"
1- Abilitare SSH: Da Novembre 2016, SSH di default è disabilitato, in Raspbian, per sicurezza. Per abilitarlo in una macchina headless, inserire la SD in un altro dispositivo. La prima partizione, la più piccola, e l'unica visibile da Windows, è la partizione di boot. in essa si può mettere un file di testo nominato
ssh (in minuscolo, senza estensione) il cui contenuto non è importante (anche vuoto va benissimo). Smontare poi la SD da quel dispositivo e inserirla in Raspberry Pi. Al boot, il sistema riconoscerà il file, lo cancellerà, e abiliterà il servizio SSH.
fonte sul sito ufficiale.
2-configurare il Wi-Fi: per i modelli B, basta collegare un cavo ethernet e si è connessi. Ma per il modello Zero W, o più in generale, se si vuole usare solo Wi-Fi, in una macchina headless, occorre istruirla su quale rete WiFi usare e sulla password per accedere. Come si fa? Anche qui, altro trucco: bisogna creare un file chiamato
wpa_supplicant.conf che poi è il file che normalmente contiene le configurazioni per il wifi. Il file dovrà contenere del testo, ecco un esempio:
Codice:
ctrl_interface=DIR=/var/run/wpa_supplicant GROUP=netdev
update_config=1
country=IT
network={
ssid="LaMiaReteWiFi"
psk="LaMIaPasswordWiFi"
}
(naturalmente invece di
LaMiaReteWiFi e
LaMIaPasswordWiFi andranno messi il nome della rete WiFi a cui ci si vuole connettere e la relativa password. Il file, come quello ssh citato sopra, va posizionato nella partizione boot, nello stesso modo indicato su, e il Raspberry, al boot, lo troverà e lo sposterà nella posizione corretta nel file system Linux, in modo che il sistema sappia
trovare quella rete e connettersi ad essa. Naturalmente, perché ciò avvenga, il Raspberry deve essere nel raggio di Azione del WiFi del router (e i Raspberry hanno una ricezione sotto la media, almeno al primo boot, avvicinalo)..
fonte sul sito ufficiale
Bene, messi i due file e fatto partire il Raspberry, aspettiamo qualche minuto per fargli concludere le operazioni preliminari e farlo connettere alla rete Wifi (se i dati sono corretti, si connetterà). Otterrà quindi un indirizzo IP (qwuale dipende dalla configurazione della rete sul tuo router). Per
trovare l'indirizzo IP, o guardi sul router i dispositivi collegati, o sui un software di ip net scan. l'ip con la porta 22 aperta, avrà anche SSH attivo, e probabilmente sarà il Raspberry Pi.