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sfida progetto gestione outdoor temperature

Progetto Outdoor: Sfida Gestione Temperature
#11
Rete comunale? Quale, che tipologia?
In funzione del primo quesito (ma anche di una singola uscita a +24 VDC) , perché non utilizzare un alimentatore duale con uscita +12 e +24 Volt? (Ricerche on-line mostrano diverse tipologie e potenze)).
Il Rpi5 "dialoga" con il suo alimentatore dedicato. Utilizzare uno step-down non appropriato darà inevitabilmente una segnalazione di alimentazione inadeguata (questo però  potrebbe essere funzionale: https://s.click.aliexpress.com/e/_onqrf5Z ).
Ipotizzando di disporre di una alimentazione AC a 220 V, l'elemento riscaldante potrebbe essere di una potenza compresa tra 50 e 100 W, controllo termostatico tramite relè (ON-OFF) allo stato solido per evitare scintillamento nei contatti.
Per quanto riguarda gli optoisolatori, Zzed ha dato una indicazione correttissima, personalmente (per carichi in DC) utilizzo anche qui degli interruttori elettronici composti da due Mosfet e tre resistenze, purtroppo da autocostruire.
Vantaggio che non hanno parti meccaniche di commutazione e non provocano scintillamento (nel caso dei carichi esposti, il fenomeno è trascurabile)
Risposta
#12
Cerco di contestualizzare segnalando dei componenti per questo progetto
Riscaldatori anti condensa
Moduli  con relè a stato solido uscita 240V 2A




I link sono affiliati: se comprate da lì, sono in sconto una piccola percentuale andrà a sostenere le spese del sito
Risposta
#13
@ippogrifo
Rete comunale? Quale, che tipologia?

la linea sarebbe con ogni probabilità allacciata a quella dell'illuminazione pubblica del comune, quindi penso un 230ac monofase

perché non utilizzare un alimentatore duale con uscita +12 e +24 Volt?

grazie di cuore, hai centrato l'idea perfetta

ho trovato questo e sulla parte voltaggio out e wattaggio ci siamo, ma sul voltaggio in ingresso mi lascia perplesso perché nella selezione del modello dice un generico '100-120 / 200-240' su un bottone unico e non capisco se siano due modelli diversi con un errore nel bottone o come vada letta la cosa

'il Rpi5 dialoga..'
ma intendi che Rpi è un po' schizzinoso e sarebbe preferibile usare un suo alimentatore dedicato invece che uno comune con uno step down?

'questo però  potrebbe essere funzionale: Modulo di attivazione trigger PD di potenza'
qui ti chiedo di spiegarmela, questo in pratica farebbe una funzione simile a quella di uno step down ma in modo più palatabile per il Rpi?

@Zzed
Grazie perché avrei fatto una domanda proprio sui moduli a stato solido, sei stato gentilissimo grazie Mauro
Risposta
#14
Rete Comunale: illuminazione pubblica (poichè arriva praticamente d'appertutto). Questa tipologia di alimentazione presenta dei problemi nel poterne usufruire come se fosse una normale 220 VAC. Di fatto l'illuminazione pubblica utilizza dei circuiti serie date le lunghezze, anche chilometrriche, da coprire. Questo significa che i trasformatori per i lampioni sono posti in serie tra loro e la macchina che li alimenta è del tipo a corrente costante. Questo comporta che a prescindere dalla lunghezza del circuito e dei carichi posti in serie, eroghererà sempre la stessa corrente. Affinchè cio' sia possibile varia la tensione in uscita, tensione che potrebbe raggiungere valori anche di chilovolt (funzione ovviamente del circuito da alimentare). Prima di acquistare un qualsiasi alimentatore, contatta l'ufficio tecnico del comune per vedere se hanno a disposizione degli alimentatori progettati per lo specifico circuito ed utilizzabili per la stazione che vuoi realizzare.
Si, il Pi5 dialoga con il suo alimentatore, esattamente come fanno gli smartphone oggi. Volendo utilizzare un step-down di adeguata potenza ma senza "dialogo", dovranno essere inseriti dei parametri nel config.txt.
Prima di verificare la tipologia degli alimentatori, penso sia decisivo conoscere quale sorgente in AC
Risposta
#15
(17/05/2025, 13:40)ippogrifo Ha scritto: Rete Comunale: illuminazione pubblica (poichè arriva praticamente d'appertutto). Questa tipologia di alimentazione  presenta dei problemi nel poterne usufruire come se fosse una normale 220 VAC. Di fatto l'illuminazione pubblica utilizza dei circuiti serie date le lunghezze, anche chilometrriche, da coprire. Questo significa che i trasformatori per i lampioni sono posti in serie tra loro e la macchina che li alimenta è del tipo a corrente costante. Questo comporta che a prescindere dalla lunghezza del circuito e dei carichi posti in serie, eroghererà sempre la stessa corrente. Affinchè cio' sia possibile varia la tensione in uscita, tensione che potrebbe raggiungere valori anche di chilovolt (funzione ovviamente del circuito da alimentare). Prima di acquistare un qualsiasi alimentatore, contatta l'ufficio tecnico del comune per vedere se hanno a disposizione degli alimentatori progettati per lo specifico circuito ed utilizzabili per la stazione che vuoi realizzare.
Si, il Pi5 dialoga  con il suo alimentatore, esattamente come fanno gli smartphone oggi. Volendo utilizzare un step-down di adeguata potenza ma senza "dialogo", dovranno essere inseriti dei parametri nel config.txt.
Prima di verificare la tipologia degli alimentatori, penso sia decisivo conoscere quale sorgente in AC

Azzarola mi hai detto una cosa importantissima, non sapevo ci potessero volere alimentatori specifici per il circuito, certamente, devo chiedere in comune. L'idea di dover usare alimentatori specifici mi spaventa enormemente perché la stazione andrebbe poi replicata e se ci vogliono pezzi custom questo potrebbe pregiudicare tutto il progetto.

Immagino che l'ufficio competente sia l'ufficio tecnico, ma secondo te che informazioni dovrei chiedere per inquadrare meglio la rete? La tensione sicuramente, ma c'è anche altro che devo chiedere?
Risposta
#16
Attenzione, rileggi quanto ha scritto Ippoggrifo. Sebbene siamo abituati a ragionare con tensioni di riferimento costanti, e corrente che varia a seconda del carico, in alcuni casi si può alimentare a corrente costante e tensione che varia a seconda del carico. Ad esempio è il modo migliore per alimentare i LED, o in casi particolari come quello che dell'illuminazione pubblica che ti ha accennato. Questo non significa che tutti gli impianti di illuminazione pubblica siano cos, anzi, però è giusto sincerarsene tecnicamente.
Risposta
#17
Devi semplicemente chiedere se il circuito a cui intendi collegarti è del tipo serie o parallelo (quest.'ultimo è quello classico di casa dove la 220 VAC è presente su tutte le prese e serve per l'illuminazione). Se confermano il circuito parallelo chiedi semplicemente conferma della tensione in uscita disponibile e della max potenza. Nel caso ti dicessero che è del tipo serie (o seriale) chiedi loro se hanno degli alimentatori che si possano adattare alle tue esigenze, ovvero potenza e tensione in uscita. Il circuito (comunque bifilare) si chiama seriale in quanto tutti i trasformatori che alimentano i carichi sono connessi in serie tra loro. Per diminuire la sezione dei cavi in rame (metallo che ha un costo non indifferente) è preferibile, a parità di potenza alzare la tensione piuttosto che la corrente, Alimentando un circuito a corrente costante si ha anche il vantaggio di annullare la perdita sui cavi che lo costituiscono
Risposta
#18
Siete preziosissimi come sempre. Domani provo a recuperare il numero del capo elettricista del comune, che mi è venuto in mente è un amico di un mio amico. Intanto stasera sto iniziando a mettere giù una bozza di schema dei collegamenti (usando fidocadj)
Risposta
#19
Oggi sento l'elettricista per le info dell'illuminazione, ma intanto ho una domanda da farvi:
sono al punto di dover scegliere i componenti per la trasmissione dei dati una volta scattata la foto e registrato il video di 5 secondi (con NoIR v2) triggerato dal movimento (ipotizzando tra compressione H.264 e risoluzione 1920x1080 a 30 fps che il video occupi circa 10 Mega, e che la foto in 1920 x 1080 jpeg all'80% di qualità occupi circa 1 Mega).
L'obiettivo è che la trasmissione sia il più rapida possibile, in posti privi di wifi.

Questo perché in caso di permanenza del soggetto davanti all'obiettivo, dopo 5 secondi (dovrebbe, possibilmente) partire un secondo video di registrazione, ed essere inviato via mail assieme alla foto. Per motivi di privacy probabilmente non sarà consentito tenere in memoria locale sul pi alcun dato registrato, ma dovrà esserci un invio immediato su email sicura e a seguire un'immediata cancellazione del dato in locale, ecco perché la velocità di preparazione e invio diventa importante. Al momento il progetto prevede un pi5 con ram da 8Gb.

Quindi vi chiedo alla luce di queste specifiche: voi cosa usereste?

Mi è stato suggerito un modulo LTE Quectel cat. 12, da alimentare esternamente e non tramite sola usb del pi perché in idle va benissimo, ma in picco può consumare anche fino a 1A e quindi oltre il massimo ricevibile. 


Il modulo l'ho trovato ma non sono riuscito a trovare l'adattatore M.2 key B -> USB, possibilmente USBC, con alimentazione esterna, ho trovato tantissime soluzioni pronte alimentate direttamente dalla usb ma nulla di alimentabile esternamente
Risposta
#20
La max corrente erogabile dal Pi5 sulle porte USB e di 1,5 A (distribuita complessivamente tra 1 e le 4 porte). Nel caso non volessi utilizzare la porta USB-C per alimentare l'adattatore, puoi utilizzare un HUB USB-C auto alimentato che faccia da "ponte" tra il Pi5 e l'adattatore stesso.
Risposta
  


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