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enel rete a fotovoltaico monitorare intensità da direzione corrente e

Monitorare intensità e direzione corrente da fotovoltaico a rete enel
#31
(08/08/2019, 17:16)albertopolino Ha scritto: [quote="Miki2605" pid='22345' dateline='1565278591']
* albertopolino

guarda che è + semplice di quanto pensi...
non serve alcuna conoscenza di java
ti serve solo un raspberry, e 2 contaotri da 30 euro l'uno
ed otterrai un sistema professionale che puoi ampliare e far diventare un sistema domotico...

In attesa di dedicarmi alla pratica stavo facendo un po' di teoria. Ho dato un'occhiata alla guida che mi hai segnalato. Da quel che ho capito occorrono due contatori da mettere in serie a quelli esistenti. Ma t avevi parlato di lettori ottivi di impulsi. Dove sbaglio?
Risposta
#32
Ciao
I contatori sono rs485 e si interfacciano con il raspberry con un adattatore USB

I dati dei contatori sono tutti in parallelo

Se poi hai un inverter fra quelli supportati (Aurora , abb ...) di contatori ne serve uno solo

Se posso metto qualche link..

Ciao

Inviato dal mio SM-N950F utilizzando Tapatalk
Risposta
#33
[quote="ippogrifo" pid='22326' dateline='1565094671']
Invece di tensione prova a fare una misura in corrente, cortocircuiterai la resistenza interna senza alcun problema per il secondario del toroide (accetta senza problema il corto circuito ma non la mancanza di carico).
Iniziate le prove. Non comprendo cosa tu intenda per "cortocircuitare la resistenza interna". Il toroide ha uno spinotto  stereo ma solo i contatti esterni mi risultano collegati -suppongo- all'unico avvolgimento del toroide. Strano perché caricando con una lampada da 150 w riesco solo a rilevare una tensione  di qualche decina di millivolt in alternata. Se provo a raddrizzare con un diodo questa tensione o a misurarla in corrente essa non mi risulta misurabile in volt continui. In corrente, invece, nessuna misura né in continua né in alternata.  Huh
Risposta
#34
Intende la resistenza di shunt a bordo dell'ina 219

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Risposta
#35
(08/08/2019, 20:01)Miki2605 Ha scritto: Ciao
I contatori sono rs485 e si interfacciano con il raspberry con un adattatore USB

Non capisco: io ho un inverter ABB UNO. In che modo il contatore riesce a rilevare la corrente che prelevo dalla rete? non debbo mettere un apparecchio subito a valle del contatore ENEL per rilevare i prelievi e no a valle dell'inverter per misurare la produzione?? ovviamente qualche link sarebbe gradito. Sei molto gentil.e

[quote="Zzed" pid='22354' dateline='1565347392']
Intende la resistenza di shunt a bordo dell'ina 219

Inviato dal mio A0001 utilizzando Tapatalk

Grazie! ma allora le corrente prodotta dal toroide deve essere prima raddrizzata. Come? con un ponte, un semplice diodo? e, a valle, ci metto un condensatorino per livellare?

(09/08/2019, 11:43)Zzed Ha scritto: Intende la resistenza di shunt a bordo dell'ina 219

Inviato dal mio A0001 utilizzando Tapatalk

Ma posso immettere nell'INA219 la corrente alternata prodotta dal toroide?? non debbo prima raddrizzarla e livellarla con un condensatore?
Risposta
#36
Un trasformatore di corrente funziona in maniera "differente" da un trasformatore di tensione; può sembrare un controsenso ma la differenza principale è che il trasformatore in tensione viene collegato in "parallelo" alla linea principale di alimentazione, mentre il trasformatore di corrente in "serie". L'illuminazione pubblica, come quella aeroportuale, è del tipo serie, cioè utilizza trasformatori di corrente per alimentare le lampade. I circuiti realizzati possono raggiungere le decine di chilometri, impensabile da realizzare (a basso costo) con trasformatori di tensione.
Il trasformatore di corrente da te scelto ha una spira primaria (il cavo unipolare passante) e, (se ricordo bene il data sheet) 1800 spire secondarie; il rapporto è di 1:1800. Per 30A AC avremo una corrente secondaria di circa 16,6 mA che produce su una resistenza già inserita nel corpo del sensore una tensione max di 1V AC. La resistenza interna è pertanto di circa 62 ohms. Senza inserire altri carichi (la lapada) potresti leggere sul volmetro la tensione, sempre in AC, prodotta da passaggio di corrente nel cavo "primario" attraverso il jack. Per evitare interferenze esterne sullo strumento di misura è preferibile fare le veriche sul jack con lo strumento posizionato su ma AC e non in V (il motivo è riconducibile sulla resistenza/impedenza offerta dallo strumento in funzione della tipologia di misura : in Volt di qualche Mohm, in mA di qualche ohms). Il segnale in uscita dal jack (senza lampada o carico aggiuntivo), essendo in AC, dovrà essere rettificato, basta un diodo (del tipo schottky per il basso valore di caduta di tensione ai capi), e livellato con un condensatore elettrolitico. La tensione livellata (non ha ovviamente alcun riferimento ad una massa) sarà applicata all'ingresso dell'ina 219 dove avrai già "eliminato" la resistenza da 0,1 ohm
Risposta
#37
Non va. Ho cortocircuitato i due morsetti di ingresso ( che dovrebbe equivalere ad eliminare la resistenza da 0,1 ohm) ma non ho variazione di corrente/tensione sia con che senza carico. L'unica cosa, non ho disponibile diodi schottky per cui ho utilizzato normali diodi rf o raddrizzatori. Che sia questo il problema?
Risposta
#38
No, cortocircuitare la resistenza significa di fatto aver realizzato una resistenza di 0 ohm; in questa condizione vi sarà circolo di corrente (per un trasformatore di corrente va benissimo il corto sul secondario) ma nessuno strumento sarà in grado di misurare una tensione/corrente (V=R*I; se R=0, V =0; poichè R = 0, la misura in corrente non è fattibile, a meno di interrompere il circuito ed inserire in serie il milliamperometro/amperometro). La resistenza da 0.1 ohm DEVE essere dissaldata, tagliata (scegli tu come "eliminarla); ai due poli, al posto della resistenza, potrà essere applicata una tensione continua di +- 320 mV max (come da specifica tecnica) che potrà essere derivata da un qualsiasi dispositivo, tipo batteria, alimentatore o trasformatore di corrente toroidale la cui uscita viene raddrizzata e livellata. In poche parole la resistenza deve essere tolta, ai terminali della stessa va applicata la tensione in continua proveniente dal traformatore toroidale.
Risposta
#39
bah. Incredibile. Circuito di semplicità accessibile persino a me. Tu sei stato chiarissimo ma ottengo solo letture casuali. Ti chiedo ancora un attimo di pazienza per verificare se il circuito è realizzato correttamente.


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Risposta
#40
Non è corretto il collegamento tra l'uscita raddrizzata/livellata del toroide e l'ingresso del modulo; il modulo ha come ingressi, da cui effettua la misura. i punti indicati come "Vin+" e "Vin-". Come da tuo schema, dovrai pertanto collegare l'uscita del diodo (catodo) a Vin-, l'altro filo del toroide a Vin+; il condensatore dovrà essere collegato dopo il diodo, rispettando le polarità, cioè il negativo sul catodo del diodo l'altro reoforo su Vin+; elimina il collegamento tra il condensatore ed il raspberry. Il diodo schottky potrebbe essere l'1N5822 che costa pochissimo ed è facilmente reperibile in rete. Potrebbe essere necessario inserire una resistenza da 1Kohms (o superiore) in parallelo a Vin+ e Vin-, quindi in parallelo al condensatore elettrolitico; questo se l'impedenza/resistenza di ingresso del modulo ha un valore elevato. Tieni presente che a 30A fluenti nel circuito avrai una tensione in uscita da toroide di 1VCA, a 10A circa 333mVCA. Al posto della lampada come carico sulla linea (150W a 220 VCA sono meno di 80mA) utilizza una stufetta elettrica, cioè un carico più elevato e resistivo.
Risposta
  


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