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02/04/2020, 17:29
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 02/04/2020, 18:00 da ippogrifo.)
Sicuramente l'allocazione del Rpi non è la migliore visto i forti campi elettrici a cui è sottoposto. I cavi di alimentazione e segnali fanno da captatori, tipo antenne. Il negativo dell'alimentazione del RPi non deve essere collegato alla terra, in particolare se questa è di protezione. La massa di un circuito elettronico non va mai collegata al sistema di terra. Nel caso in cui ciò fosse necessario lo si fa tramite condensatori con tensione di isolamento elevata. Masse di apparecchiature diverse, purche dello stesso segno, possono essere collegate tra loro senza problemi. Utilizza fotoaccoppiatori per garantire la separazione galvanica. Il collegamento seriale garantisce la separazione dal sistema di terra?
Se puoi, porta fuori dall'armadio il raspberry, compreso l'alimentatore. Le eventuali connessioni dovrebbero essere eseguite con cavo schermato, fermo rimanendo l'isolamento tra terra e massa del RPi.
Punto 7, queso è ilmio log (Rpi4) ottenuto con cat /var/log/syslog | grep -Ei 'dhcp':
Apr 2 18:27:09 Rpi-4 systemd[1]: Starting dhcpcd on all interfaces...
Apr 2 18:27:09 Rpi-4 dhcpcd[341]: dev: loaded udev
Apr 2 18:27:09 Rpi-4 dhcpcd[341]: forked to background, child pid 354
Apr 2 18:27:09 Rpi-4 systemd[1]: Started dhcpcd on all interfaces.
Apr 2 18:27:09 Rpi-4 dhcpcd-run-hooks[431]: wlan0: starting wpa_supplicant
Apr 2 18:27:10 Rpi-4 dhcpcd[354]: wlan0: connected to Access Point `'
Apr 2 18:27:10 Rpi-4 dhcpcd[354]: eth0: waiting for carrier
Apr 2 18:27:10 Rpi-4 dhcpcd[354]: dhcpcd_prestartinterface: wlan0: Operation not possible due to RF-kill
Apr 2 18:27:10 Rpi-4 dhcpcd[354]: wlan0: waiting for carrier
Apr 2 18:27:15 Rpi-4 dhcpcd[354]: eth0: carrier acquired
Apr 2 18:27:15 Rpi-4 dhcpcd[354]: DUID 00:01:00:01:25:1e:c3:57:dc:a6:32:00:9f:cc
Apr 2 18:27:15 Rpi-4 dhcpcd[354]: eth0: IAID 32:49:d2:f5
Apr 2 18:27:15 Rpi-4 dhcpcd[354]: eth0: adding address fe80::f4d7:5db0:9b46:2d7b
Apr 2 18:27:15 Rpi-4 dhcpcd[354]: eth0: probing address 192.168.1.80/24
Apr 2 18:27:15 Rpi-4 dhcpcd[354]: eth0: soliciting an IPv6 router
Apr 2 18:27:20 Rpi-4 dhcpcd[354]: eth0: using static address 192.168.1.80/24
Apr 2 18:27:20 Rpi-4 dhcpcd[354]: eth0: adding route to 192.168.1.0/24
Apr 2 18:27:20 Rpi-4 dhcpcd[354]: eth0: adding default route via 192.168.1.10
Apr 2 18:27:29 Rpi-4 dhcpcd[354]: eth0: no IPv6 Routers available
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Purtroppo non posso separare la massa dalla terra perché tutti gli alimentatori hanno la terra collegata alla massa. Per la seriale e i sensori, ovviamente, vale lo stesso principio. Effettivamente, però, non avevo pensato ai fotoaccoppiatori... In ogni caso, tutti gli altri funzionano allo stesso modo quindi escluderei questo.
A me con cat /var/log/syslog | grep -Ei 'dhcp' non succede niente.
Con journalctl | grep -Ei 'dhcp' invece:
apr 02 16:06:43 Estrusore180 systemd[1]: Starting dhcpcd on all interfaces...
apr 02 16:06:43 Estrusore180 dhcpcd[333]: dev: loaded udev
apr 02 16:06:43 Estrusore180 dhcpcd[333]: forked to background, child pid 356
apr 02 16:06:44 Estrusore180 dhcpcd-run-hooks[388]: wlan0: starting wpa_supplicant
apr 02 16:06:44 Estrusore180 systemd[1]: Started dhcpcd on all interfaces.
apr 02 16:06:45 Estrusore180 dhcpcd[356]: enxb827ebcc3846: waiting for carrier
apr 02 16:06:45 Estrusore180 dhcpcd[356]: wlan0: if_up: Operation not possible due to RF-kill
apr 02 16:06:45 Estrusore180 dhcpcd[356]: wlan0: waiting for carrier
apr 02 16:06:45 Estrusore180 dhcpcd[356]: enxb827ebcc3846: carrier acquired
apr 02 16:06:46 Estrusore180 dhcpcd[356]: enxb827ebcc3846: probing address 192.168.1.119/23
apr 02 16:06:50 Estrusore180 dhcpcd[356]: enxb827ebcc3846: received approval for 192.168.1.119
apr 02 16:06:50 Estrusore180 dhcpcd[356]: enxb827ebcc3846: adding route to 192.168.0.0/23
apr 02 16:06:50 Estrusore180 dhcpcd[356]: enxb827ebcc3846: adding default route via 192.168.1.5
apr 02 16:06:51 Estrusore180 dhcpcd[356]: enxb827ebcc3846: received approval for 192.168.1.119
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03/04/2020, 17:33
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 03/04/2020, 17:42 da ippogrifo.)
Il collegamento terra- massa su apparecchiature elettroniche in genere non è ben sopportato poiche può portare il potenziale della massa a flutuazioni legate alla corrente dispersa delle macchine. Ho potuto riscontrare su un mio RPi collegato ad un alimentatore da laboratorio con il negativo collegato alla terra un funzionamento anomalo. Solo per curiosità mi piacerebbe sapere del perchè di tale scelta installativa.
Per quanto riguarda il log vi sono delle incongruenze tra l'IP assegnato e la voce " adding route to 192.168.0.0/23" che dovrebbe essere l'indirizzo della LAN (puoi vedere nel mio log che corrisponde tutto, ovvero che gli indirizzi IP sono congruenti tra loro: 192.168.1.xxx, in cui lo 0 è l'indirizzo della LAN); in più l'indirizzo del router è 192.168.1.5, ancora in contrasto con l'indirizzo della LAN.
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Per quanto riguarda il collegamento terra- massa apparecchiature (ovvero il ritorno comune delle correnti) l'ho sempre evitato, poichè fattori esterni (extratensioni/extracorrenti) potrebbero danneggiare le apparecchiature elettroniche come purtroppo ho avuto modo di appurare.
Per quanto riguarda il log non saprei cosa pensare; vi è incongruenza co l'IP della rete e quello del router. Al posto del "/23" rimetti "/24".- Il "/24" è l'equivalente del net mask = 255.255.255.0 (in binario= 11111111.11111111.11111111.0) e come puoi vedere vi sono in totale 24 "1". Questo si traduce nel fatto di poter assegnare a quella specifica rete 255 indirizzi IP. Con /23 dai la possibilità di creare due reti, ognuna che può assegnare 255 indirizzi IP. Penso che riassegnare all'interfaccia fisica (LAN) il nome di default, cioè "eth0" al posto di enxb827ebcc3846 e il "/24" al posto di "/23" possa essere un primo passo per cercare di capire cosa avviene.
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Ho assegnato /23 perché la rete dell'ufficio è 192.168.0.xxx mentre quella dei rpi è 192.168.1.xxx. Se assegno il 24 non ricevo più la telemetria e se assegno 192.168.0.xxx ai rpi non vedono più internet.
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06/04/2020, 15:16
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 06/04/2020, 15:26 da ippogrifo.)
Sei sicuro che non vi sia un altro router? Ho da diversi anni uno smart switch con 16 porte di classe GB le quali erano tutte occupate ed in piu vi erano i dispositivi WiFi con i quali il router doveva gestire complessivamente più di ventiI IP tra statici ed assegnati dinamicamente. Mai avuto problemi di connessione tra loro ed internet.
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07/04/2020, 10:02
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 07/04/2020, 10:04 da ippogrifo.)
Puoi verificare inoltre che sul router sia impostato un indirizzo di tipo 192.168.0.xxx o 192.168.1.xxx con netmask 255.255.254.0 ?
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09/04/2020, 13:29
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 09/04/2020, 13:56 da ippogrifo.)
Bene per il cambio dell'IP. Mi era sfuggito un particolare, cioè che l'indirizzo di rete dell'ufficio era 192.168.0.0. L'indirizzo di rete del raspberry è invece 192.168.1.0. Vi sono di fatto due "sotto-reti". Questo può essere fatto fondamentalmente in due modi: 1) router in cascata, 2) net mask sul router. Non hai router in cascata al primario, quindi il secondo punto è (o dovrebbe essere, dipende dal router) quello che realizza la seconda sub-net. Il "net mask" in applicazioni LAN piccole-medie (255.255.255.0 oppure /24) assicura la possibilita di poter disporre di 255 indirizzi IP che il router può assegnare ad altrettanti dispositivi. Ma se avessimo necessità di assegnare un numero maggiore di indirizzi IP? La soluzione è proprio nel net mask: assegnare al router un net mask di 255.255.254.0 (/23) indica al router che gli indirizzi assegnabili (e da prendere anche in considerazione con IP fissi) ai dispositivi sono 512 (e non più 255). Quindi aver assegnato al router un net mask di 255.255.254.0 è quantomeno allineato alla realtà aziendale.Il router dovrebbe avere quindi un IP di 192.168.1.5 e net mask 255.255.254.0 per cui gli IP dei raspberry appartengono alla sub-net 192.168.1.0 (perfettamente legale). I PC dell'ufficio hanno indirizzi IP statici? (Laddove ve ne sono molti è la soluzione migliore, vista anche la possibilità di tracciabilità)