05/12/2016, 15:28
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 05/12/2016, 15:30 da Zzed.)
si e no.
ovviamente sia chiavetta USB che dischi USB funzionano se alimentati.
Le porte di Raspberry Pi, sono state originariamente progettate solo per mouse e tastiera, quindi non fornivano (visto il bassissimo consumo della scheda) la corrente nominale di una normale USB, ma 10/20 volte meno (parlimano di qualche decina di mA), quindi si poteva avere dei problemi a far funzionare anche periferiche tutto sommato "normali": alcune chiavette wifi consumavano più di quello che la USB poteva fornire, o addirittura anche alcune chiavette di memoria a microdrive. Questo comportava l'obbligo dell' utilizzo di un HUB USB alimentato a parteper fornire l'energia necessaria a queste periferiche USB.
Perchè parlo al passato? Perchè dal Raspberry PI B+, è possibile impostare il parametro MaxCurrent fino a 1A, cioè si può istruire il Raspberry Pi per fornire alle USB (nella loro totalità) fino a 1000mA di corrente. Quindi, potrò collegare un disco che consuma 1A, ma non quattro dischi tutti assieme, o posso collegare quattro perfiferiche da 250mA ognuna, ma non 3 da 250 e una da 400.
Naturalmente, il tutto rapportato al modello: Il Pi Zero, ad esempio, non può assorbire più di 170mA in tutto, quindi non potrà mai fornire correnti così elevate sulla USB.
Con Raspberry Pi 2 e 3, se l'alimentatore è di qualità e da 2 o 3 Ampere rispettivamente, solitamente si riesce a alimentare un disco USB da 2,5" (non da 3,5") ma per fare le cose fatte bene, è sufficiente guardare l'etichetta del disco, su cui è indicato il consumo massimo, e regolarsi di conseguenza.
ovviamente sia chiavetta USB che dischi USB funzionano se alimentati.
Le porte di Raspberry Pi, sono state originariamente progettate solo per mouse e tastiera, quindi non fornivano (visto il bassissimo consumo della scheda) la corrente nominale di una normale USB, ma 10/20 volte meno (parlimano di qualche decina di mA), quindi si poteva avere dei problemi a far funzionare anche periferiche tutto sommato "normali": alcune chiavette wifi consumavano più di quello che la USB poteva fornire, o addirittura anche alcune chiavette di memoria a microdrive. Questo comportava l'obbligo dell' utilizzo di un HUB USB alimentato a parteper fornire l'energia necessaria a queste periferiche USB.
Perchè parlo al passato? Perchè dal Raspberry PI B+, è possibile impostare il parametro MaxCurrent fino a 1A, cioè si può istruire il Raspberry Pi per fornire alle USB (nella loro totalità) fino a 1000mA di corrente. Quindi, potrò collegare un disco che consuma 1A, ma non quattro dischi tutti assieme, o posso collegare quattro perfiferiche da 250mA ognuna, ma non 3 da 250 e una da 400.
Naturalmente, il tutto rapportato al modello: Il Pi Zero, ad esempio, non può assorbire più di 170mA in tutto, quindi non potrà mai fornire correnti così elevate sulla USB.
Con Raspberry Pi 2 e 3, se l'alimentatore è di qualità e da 2 o 3 Ampere rispettivamente, solitamente si riesce a alimentare un disco USB da 2,5" (non da 3,5") ma per fare le cose fatte bene, è sufficiente guardare l'etichetta del disco, su cui è indicato il consumo massimo, e regolarsi di conseguenza.