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enel rete a fotovoltaico monitorare intensità da direzione corrente e

Monitorare intensità e direzione corrente da fotovoltaico a rete enel
#41
(10/08/2019, 06:17)ippogrifo Ha scritto: Non è corretto il collegamento tra l'uscita raddrizzata/livellata del toroide e l'ingresso del modulo; il modulo ha come ingressi, da cui effettua la misura. i punti indicati come "Vin+" e "Vin-".  Come da tuo schema, dovrai pertanto collegare l'uscita del diodo (catodo) a Vin-,  l'altro filo del toroide a Vin+; il condensatore dovrà essere collegato dopo il diodo, rispettando le polarità, cioè il negativo sul catodo del diodo l'altro reoforo su Vin+; elimina il collegamento tra il condensatore ed il raspberry. Il diodo schottky potrebbe essere l'1N5822 che costa pochissimo ed è facilmente reperibile in rete. Potrebbe essere necessario inserire una resistenza da 1Kohms (o superiore) in parallelo a Vin+ e Vin-, quindi in parallelo al condensatore elettrolitico; questo se l'impedenza/resistenza di ingresso del modulo ha un valore elevato. Tieni presente che a 30A fluenti nel circuito avrai una tensione in uscita da toroide di 1VCA, a 10A circa 333mVCA. Al posto della lampada come carico sulla linea (150W a 220 VCA sono meno di 80mA) utilizza una stufetta elettrica, cioè un carico più elevato e resistivo.

Ho trovato su Amazon l'SB5100 che dovrebbe essere adatto allo scopo. Intanto che arriva ho modificato il circuito come da allegato, utilizzando un P600K che ho reperito tra le le mie cose ma niente. Ancora numeri casuali indifferenti al fatto che accenda o meno la stufetta, Non capisco a cosa possa essere dovuta questa instabilità dei valori dei volt e dei mA. Che faccio?
Risposta
#42
Quanto riporti è veramente strano, poichè questo (il trasformatore di corrente toroidale) è il metodo classico per fare misure di correnta alternata senza interrompere i circuiti. Riniziamo dall'inizio con il solo traformatore toroidale: fai passare il solo cavo unipolare della fase all'interno del toroide, poi collega la stufetta (alla max potenza per avere il max assorbimento di corrente) alla fase (monitorata dal toroide) ed al neutro del cavo; alimenta il tutto. Verifica inizialmente la corrente circolante sul secondario (spinotto jack) e come riprova la tensione. Il data sheet del trasfotmatore riporta che per una corrente circolante di 30A in AC, l'uscita in tensione sul jack deve essere di 1 V in AC. Ammettendo una certa linearità in risposta, per 10 A in AC (carico di 2300 W) la tensione sul jack deve essere di circa 330 mV in AC. Se questo non avviene, sono solo due le possibilità: il traformatore ha problemi o è lo strumento di misura ad averli.
Per curiosità ho acquistato un trasformatore toroidale uguale ai tuoi su cui faro delle prove per vedere le risposte. Arriverà a giorni, siamo in agosto.
Risposta
#43
Allora: collegato tester al toroide, in volt misura 0,276 V alternati. con diodo 60 mV continui. In alternata non rilevo correnti né in continua né in alternata. Assorbimento (presunto, manca l'etichetta) 3000W
Risposta
#44
Bene, allora vuol dire che il toroide funziona anche se per 3000 W la tensione in uscita doveva essere superiore a i 330 mV dei 10A, ma questo può anche dipendere da diversi fattori (precisione dello strumnento, carico non da 3000 W, mediamente le stufette elettriche hanno assorbimenti intorno ai 10-12 A alla max potenza). La lettura della tensione sullo strumento è stabile o varia? Senza carico la tensione va a 0? Un normale diodo raddrizzatore ha cadute di tensioe che possono raggiungere gli 800 mV; proprio per questo avevo suggerito l'1N5822 che a vrebbe avuto una caduta di tensione inferiore ai 100 mV. Tieni presente che la reale sensibilità del modulo è di 40 mv DC, quindi i 320 mV si raggiungono solo "desensibilizzando" l'ingresso (nel tuo caso i 40 mV dovranno essere raggiunti solo con il max carico di 30 A in AC, quindi vi sono margini per poter lavorare in una fase successiva). Credo (non ho verificato) sia un parametro da definire via SW.
Risposta
#45
1) la lettura sullo strumento è abbastanza stabile, con oscillazione dell'ultima cifra. in assenza di carico, i volt scendono a zero. Comprensibile la variazione di volt rispetto al teorico date le variabili da te indicate,ù.
2) non ho disponibile, come detto, un diodo del tipo da te suggerito,intanto o ordino (c'è qualcosa di meglio?)
3) È normale che non si rilevino correnti alternate o continue?
4) quindi, secondo i tuoi calcoli, di quanti watt è la sensibilità attesa dell'apparato? io vorrei una sensibilità < a 100 watt. È possibile?
p.s. non ti ringrazio ogni volta ma mi stai veramente accompagnando passo passo.
Risposta
#46
bene per la stabilità di lettura sotto carico ed altrettanto per quella senza carico; la variazione dell'ultima cifra è una caratteristica standard degli strumenti digitali. Aspetta il diodo, proprio perche le tensioni in gioco sono basse, quindi più si recupera in continua e meglio è.
Per quanto riguarda il rilevamento delle correnti molto dipende dalla sensibilità dello strumento.
Per la sensibilità complessiva bisognerà vedere quello che riusciamo ad ottenere in continua, fermo rimanendo che la reale sensibilità del modulo è di 40 mV e l'assenza di disturbi indotti da campi elettrici.
Risposta
#47
(10/08/2019, 13:32)ippogrifo Ha scritto: bene per la stabilità di lettura sotto carico ed altrettanto per quella senza carico; la variazione dell'ultima cifra è una caratteristica standard degli strumenti digitali. Aspetta il diodo, proprio perche le tensioni in gioco sono basse, quindi più si recupera in continua e meglio è.
Per quanto riguarda il rilevamento delle correnti molto dipende dalla sensibilità dello strumento.
Per la sensibilità complessiva bisognerà vedere quello che riusciamo ad ottenere in continua, fermo rimanendo che la reale sensibilità del modulo è di 40 mV e l'assenza di disturbi indotti da campi elettrici.

Se ho capito bene il fattore limitante la sensibilità dell'apparecchio è il diodo, che dovrebbe avere la minore caduta di tensione possibile. ho trovato questo, che sembra fare al caso : https://www.littelfuse.com/products/powe...060lc.aspx pensi valga la pena o è sufficiente ricorrere al più comune diodo che mi hai suggerito tu? aspetto tue indicazioni per effettuare l'ordine.
Risposta
#48
Sicuramente un fattore da tenere presente è la caduta di tensione sul diodo: più bassa è, meglio è. La bassa corrente assorbita dal modulo dovrebbe far si che questa caduta sia inferiore ai 100 mV (nel 1N5822), lasciando quindi margini di manovra. Tieni presente che il modulo accetta una tensione max di 320 mV DC, quindi sarà necessario, dopo il raddrizzamento della tensione, verificare la max tensione DC con il carico di 30 A AC. Il toroide restituisce una tensione efficace di 1VAC con il carico di 30A in AC; quindi anche se il diodo "perde" 2-300 mV c'è ne a sufficienza per una misurazione corretta (salvo verifica di quanto dichiarato nel data sheet). 1N5822 va benissimo.
Risposta
#49
Bene, procedo all'ordine. Se ho capito bene anche tu ti accingi a realizzare qualcosa di simile al mio progetto... con l vantaggio di una solida base teorica. Quindi una domanda al volo: un sensore di Hall potrebbe svolgere lo stesso compito...magari meglio?
Risposta
#50
No, non avendo sistemi fotovoltaici non ho alcuna necessità (al momento) di verificare la convenienza economica e quindi vedere/valutare il rapporto produzione/consumi. Da quello che hai detto nei primi post il fornitore di energia elettrica ti paga/restituice 6cent/KW per la produzione ma ne richiede 24 per il consumo. Questo rapporto non mi ha mai convinto, anche perchè a lungo andare nel tempo vi sono delle spese aggiuntive. Oltretutto ho avuto a che fare (progettazione/installazione) con i sistemi di produzione energia fotovoltaici (applicazioni differenti da quelli di "casa") e francamente non sono ancora convinto della economicità, e quindi risparmio, dei sistemi a meno che non vi siano alternative (es.: postazione in area soleggiata, non raggiunta da cavi, e non presidiata).
Comunque l'aspetto tecnico è interessante e andrebbe finalizzato. Un sensore di hall svolge lo stesso compito, in altro modo, ed in più ha la possibilità di "leggere" la corrente in continua circolante, impossibile per un trasformatore di corrente.
Risposta
  


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